
IL SEGRETO DI UN ANNO MIGLIORE SOLO CON L'ESSENZIALE
Che cosa augurarci per questo nuovo anno che avanza sorridente?
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" L'essenziale è invisibile agli occhi". Così spiega il protagonista del Piccolo principe di Saint Exupéry
ricette, ma non solo, dieta e salute, poesia e prosa, l'anima e il corpo
Sabato 28 novembre 2009 è stata indetta in tutta Italia dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus la tredicesima Giornata nazionale della colletta alimentare. Il Comune di Venezia, nella figura dell'Assessore alla tutela dei diritti del consumatore, Giuseppe Bortolussi, ha deciso di sostenere anche quest'anno l'iniziativa.
Contribuire alla Colletta alimentare sarà facilissimo. Basterà fare la spesa in uno dei tanti supermercati che aderiscono all'iniziativa: all'entrata i volontari distribuiranno i sacchetti e suggeriranno i prodotti (quelli meno deperibili) da acquistare per offrirli a chi ne ha bisogno.
A beneficiare dell'iniziativa saranno infatti le mense per indigenti, i centri di solidarietà che assistono famiglie in difficoltà e situazioni di grave esclusione sociale, le strutture di accoglienza per anziani, minori e ragazze madri, le Caritas parrocchiali, le comunità di recupero e le cooperative sociali.
Per questa giornata la Fondazione Banco Alimentare Onlus ricerca giovani volontari
Per aderire all'iniziativa sarà possibile rivolgersi ai seguenti recapiti:
BANCO ALIMENTARE DEL VENETO - ONLUS
Via Cesiolo, 46 - Verona
Tel./Fax 045 8347929
E-mail: info@veneto.bancoalimentare.it
Informazioni per VENEZIA
Tel. 348 3052683
328 8614740
E-mail: balive@fastwebnet.it
La Festa della Salute è sicuramente quella dall'impatto meno "turistico", e che evoca un sincero sentimento religioso popolare.
Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda un'altra terribile pestilenza, quella del biennio 1630-31, e il conseguente voto pronunciato dal Doge per ottenere l'intercessione della Vergine.
A tutt'oggi migliaia di cittadini sfilano il 21 novembre davanti all'altare maggiore dell'imponente Chiesa della Salute a perpetuare il secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Vergine Maria
...per saperne di più
La storia
Nel 1630, più di mezzo secolo dopo la terribile pestilenza del 1575-77, il morbo si abbatte nuovamente su Venezia. Il doge fa voto di erigere una chiesa intitolata alla Salute, chiedendo l'intercessione della Vergine Maria per porre fine alla pestilenza.
La basilica
La progettazione fu affidata al giovane architetto Baldassarre Longhena. Il suo progetto rispondeva alle esigenze di grandiosità richieste dalla Serenissima: una chiesa che doveva esaltare la Vergine e al tempo stesso la Repubblica. La basilica fu consacrata nel 1687.
La festa della Salute oggi
A tutt'oggi, il 21 novembre, migliaia di persone percorrono il ponte votivo su barche e vanno in pellegrinaggio alla chiesa della Salute a rendere omaggio alla Madonna e ad accendere un cero affinché interceda per la loro salute.
La cucina
La castradina, pietanza molto saporita a base di carne di montone, è il piatto tipico che si usa consumare a Venezia il giorno della Salute.
La leggenda racconta che San Martino era un soldato romano e durante una cavalcata in una fredda giornata in sella al suo cavallo bianco, vestito da centurione con indosso un mantello da guerriero, incontrò un povero vecchio coperto di pochi stracci, barcollante e tremante dal freddo.
Martino s’impietosì, sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Si narra che a quel gesto generoso il freddo e la neve cessarono, l’aria si fece mite, il sole cominciò a riscaldare come in estate, obbligando il soldato a levarsi anche il mezzo mantello.
Ecco perché si chiama l’estate di San Martino.
La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.
Alda Merini
da "La volpe e il sipario"
Le castagne per un benessere autunnale
Ricavato in un antico borgo questo incantevole resort accoglie gli ospiti con il pacchetto di trattamenti alla castagna: pediluvio con foglie di castagno, acqua e fuoco di purificazione con sapone ai fichi, bagno imperiale al profumo di miele, e trattamento corpo rigenerante e nutriente alle castagne.
Per info
Si moltiplicano gli appelli per cercare di rallentare le emissioni di anidride carbonica (CO2) prodotte dalla combustione di sostanze confinate per milioni di anni nel sottosuolo, le quali stanno sempre di più alterando il clima, innalzando la temperatura media terrestre.
In attesa che i Grandi della Terra, che si riuniranno in dicembre a Copenaghen, trovino un accordo per ridurre l’uso di carbone, petrolio e metano, vediamo cosa ognuno di noi può fare per contribuire ad abbassare la febbre di Madre Terra.
In effetti, se ognuno di noi, 60 milioni nel nostro Paese, 6,8 miliardi sul Pianeta, cominciasse a ridurre il proprio impatto, grandi risultati si potrebbero ottenere.
Un primo tema da affrontare è quello dei consumi (quando non proprio sprechi) di energia.
Oramai nelle case, negli uffici, nei negozi e nelle scuole, d’inverno la temperatura è in genere superiore ai 23°C.
E, d’estate, grazie ai condizionatori, si vive in ambienti troppo artificialmente raffreddati.
Il tutto con gravi danni per l’ambiente. Mantenere in inverno le temperature di casa a non più di 20°C (come d’altronde prescrive la legge) e 17-18°C nelle camere da letto e in estate difendersi dal caldo sostituendo il più possibile i condizionatori con ventilatori e finestre chiuse nelle ore più calde, permette di risparmiare una grande quantità di energia, consumata dalle centrali termoelettriche e dalle nostre caldaie, evitando ingenti emissioni di CO2. Quando costretti all’uso dei condizionatori (che consumano molta energia e contribuiscono a riscaldare l’ambiente esterno) è bene tenerli a una temperatura non più di 5°C inferiore a quella esterna.
Teniamo presente che ogni volta che premiamo un bottone per mettere in moto un apparecchio che consumi 1 kilowattora, in quell’ora (dato che gran parte dell’energia elettrica proviene in Italia da centrali che usano carbone, petrolio o metano) scarichiamo nell’atmosfera oltre mezzo chilogrammo di CO2.
Così, se acquistiamo e usiamo un elettrodomestico, sia esso un frigorifero, una lavatrice o una lavastoviglie in classe A+/A++ (più costoso ma molto più efficiente) spenderemo assai meno in bolletta e ridurremo sensibilmente le emissioni di CO2..
Ma per dare una mano al Pianeta sono molti e diversi i comportamenti, in ogni campo, che ognuno di noi può seguire senza troppi sacrifici
IN CASA
1. In casa, d’inverno non più di 20°C di giorno, 18°C di notte. D’estate, fare ricorso ai ventilatori e tenere le finestre chiuse nelle ore più calde.
2. Acquistare elettrodomestici di classe A+/A++, sono più cari ma consumano molto meno
3. Mettere in azione lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico e non solo per lavare due piatti e una camicia.
4. Spegnere, se non usati, tutti gli stand-by rossi, verdi o gialli che di notte brillano su decoder, televisori, frullatori, computer.
5. Sostituire tutte le lampadine con quelle a basso consumo significa risparmiare in CO2 e ridurre i costi dell’illuminazione di 4-5 volte.
6. Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas meglio se integrato con un pannello solare termico consente di risparmiare energia e soldi in bolletta.
7. Preferire la doccia al bagno riduce di 3-4 volte i consumi di acqua. Una doccia non dovrebbe durare più di 5 minuti.
8. Ogni volta che ci cambiamo una camicia o la biancheria non consumiamo solo acqua, ma detersivo ed energia per lavarla, e altra energia è spesso necessaria per stirarla. È importante pertanto, per prevenire l’inquinamento soprattutto delle acque, fare un uso parsimonioso dei detersivi preferendo quelli ecologici e biodegradabili. Inoltre il consumo della lavatrice varia, inoltre, a seconda dei programmi, e dunque delle temperature, scelti dal momento che la maggior parte dell'energia consumata da questi elettrodomestici serve proprio a riscaldare l'acqua. In tal senso impostando lavaggi a più bassa temperatura si possono ridurre i consumi. E ancora stendere i panni in modo accurato aiuta a ridurre le operazioni di stiratura, mentre le asciugatrici elettriche consuma servono solo a consumare energia.
9. Un fornello o un forno a gas fanno risparmiare molta energia rispetto a quelli elettrici.
10. Preferire un televisore LCD (a cristalli liquidi) invece che al plasma, perché a parità di dimensioni dello schermo consuma circa la metà.
ALIMENTAZIONE
1. Per cuocere, dal punto di vista del risparmio energetico, preferire la pentola a pressione o il forno a microonde che riducono sensibilmente i tempi di cottura dei cibi. Anche con le normali pentole è possibile, attraverso un buon uso del coperchio, ridurre i consumi energetici.
2. È importante acquistare prodotti di stagione. Per esempio la produzione in serra di 1 kg di pomodori rilascia 3,5 kg di CO2 equivalente, rispetto a meno di 0,05 kg della stessa quantità di pomodori prodotti in campo, una differenza di ben 70 volte.
3. Scegliere prodotti di origine locale: il trasporto aereo dei prodotti alimentari da un capo all'altro del pianeta (per esempio di fragole, mele, pomodori, asparagi, zucchine…) genera circa 1.700 volte più emissioni di CO2 che un trasporto in camion per 50 km.
4. In tutti i casi preferire sempre i prodotti biologici, sono più cari ma più buoni e più sani, la loro coltivazione non prevede il ricorso a sostanze chimiche dannose e aiuta anche la natura.
5. L’acqua di rubinetto costa centinaia di volte di meno di quella in bottiglia, è migliore e più controllata e non inquina con la plastica, i trasporti, le etichette. Se l’acqua di rubinetto dovesse avere un lieve odore di cloro, basta tenerla in una caraffa aperta per pochi minuti.
6. Consumare carne il meno possibile. Gli allevamenti animali, con i gas emessi, la distruzione delle foreste per produrre i mangimi e il consumo di acqua, causano un inquinamento superiore a quello di tutti i mezzi di trasporto (aereo, nave, camion, treno) del mondo. A una bistecca di 250 grammi è associata l’emissione di 3,4 kg di CO2. 1 kg di patate è invece responsabile di soli 0,06 kg di CO2.
7. Se non si vuole diventare vegetariani, preferire almeno carne di pollame o coniglio che producono 4 volte meno CO2 della carne di manzo e sono più salutari
8. Tra il pesce, preferire quello azzurro (sgombro, acciughe, sarde, ecc.) più sano ed economico ed evitare quello di specie in pericolo di estinzione (tonno rosso, pesce spada, squali)
TRASPORTI
1. L’automobile è un mezzo di trasporto molto inquinante. Negli spostamenti quotidiani prediligere l’uso del mezzo pubblico (autobus e treno) o se non si può rinunciare all’auto cercare di non viaggiare da soli: Fa bene all’umore e riduce la quota individuale di emissioni.
2. Le biciclette non emettono gas a effetto serra né sostanze inquinanti e sono dunque il mezzo di trasporto più ecologico (secondo solo all’andare a piedi!). Sostituire un breve tratto in macchina (circa 6 km, per esempio, il viaggio andata e ritorno dal posto di lavoro) con uno in bicicletta, permette di evitare circa 240 kg di CO2 l'anno.
3. Ricordare che il consumo di carburante dipende dalla velocità di guida: per esempio quando si guida alla velocità di 90 km l’ora invece di 110 km si diminuiscono del 20% i consumi di carburante.
4. In città, nelle soste lunghe, spegnere sempre il motore. Ciò significa un gran risparmio in termini di costi e d’inquinamento.
5. Un auto elettrica inquina molto meno di una a benzina o diesel. Tenere comunque conto che nessun motore (neppure quelli elettrici) può essere considerato a emissioni zero a meno che la ricarica delle batterie non avvenga con energia realmente rinnovabile (energia solare, eolica).
6. Cambiare l’auto il meno possibile. Mediamente per produrre un’automobile occorrono oltre 20.000 kilowattora di energia elettrica e vengono emesse circa 10.000 kg di CO2 le stesse emissioni che un’automobile di media cilindrata produce percorrendo circa 60.000 km.
7. Ricordare che non tutti gli scooter sono uguali per consumi ed emissioni: si va da quelli che percorrono oltre 35 km con 1 litro (ed emettono meno di 70 grammi di CO2 per km) a quelli che percorrono meno di 20 km con 1 litro (ed emettono oltre 120 grammi di CO2 per km).
8. Per distanze brevi, la cosa migliore è andare a piedi, un modo che oltretutto aiuta anche a rimanere in forma.
9. Limitare al massimo gli spostamenti in aereo che possono arrivare a superare i 250 g di CO2 per km per passeggero trasportato. Percorrere 500 km in aereo comporta l’emissione di 125 kg di CO2, equivalente a fare quasi 300 volte il bucato in lavatrice.
RIFIUTI E IGIENE DOMESTICA
1. Ovunque possibile praticare la raccolta differenziata, separando metalli, carta, vetro e scarti di cucina.
2. Preferire la carta riciclata che, nel corso del suo ciclo di vita presenta, impatti più bassi rispetto all'utilizzo di carta da cellulosa pura. L'utilizzo di carta riciclata permette non solo di ridurre l'impiego di materie prime (di cellulosa e, quindi, di legno) ma anche di risparmiare energia e acqua nei processi produttivi.
3. Evitare il più possibile l'utilizzo di prodotti "usa e getta" (es. piatti, bicchieri e posate), soprattutto se in materiali plastici che sono derivati dal petrolio, che necessitano di grandi quantità di energia per essere realizzati e, solitamente, hanno cicli produttivi estremamente inquinanti.
4. Fare la spesa portando da casa borse di tela ecologiche e carrelli. Rifiutare sempre sacchetti di plastica, anche quelli piccoli e generalmente inutili
5. Prediligere prodotti con imballaggio ridotto. Gli imballaggi sono una componente dominante della quantità totale di rifiuti che produciamo; in quest'ottica l’uso di prodotti sfusi o alla spina (in cui i consumatori si recano nei punti vendita muniti di un contenitore che poi riempiranno grazie al sistema dei dispenser) punta a ridurre rispettivamente i contenitori necessari o a permetterne il riutilizzo.
6. Non farsi incantare da falsi concetti di igiene ed evitare il più possibile di usare insetticidi e acaricidi, disinfettanti, igienizzanti chimici spesso inutili se non dannosi
7. Per le zanzare, usare zanzariere, repellenti naturali e un po’ di tolleranza. Ne guadagneranno la salute e l’ambiente.
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LO STUDIO - La chiave, secondo la ricerca, pubblicata su The Leadership Quarterly, sta nella capacità dei genitori di avere polso fermo, ma anche capacità di non far mancare mai sostegno e incoraggiamento e nel fissare dei ben precisi limiti nei comportamenti. I bambini allevati in questo modo, statisticamente, sono diventati più spesso dei leader sul lavoro e nelle loro comunità. A patto però che abbiano avuto modo, a loro volta, di provare a «toccare» i confini prestabiliti e anche di provare a forzarli, perché una simile esperienza permette di imparare a capire come funzionano le regole, quali sono le loro ragioni e a raggiungere i propri obiettivi senza violarle. «Non significa che tutti i bambini di genitori autorevoli diventeranno leader, ma solo che è più probabile», ha specificato Maria Rotundo, della Rotma School of Management, coautrice dello studio
Fonte: Il Corriere della sera
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
Dal 25 settembre si riaprono gli incentivi per l'acquisto di veicoli ecologici a due ruote.
Qualunque cittadino dotato di Codice Fiscale può acquistare una bicicletta con un incentivo pari al 30% del suo costo fino a un massimo di 200 Euro o una bicicletta a pedalata assistita con un incentivo pari al 30% del suo costo fino a un massimo di 450 Euro.
Possono essere acquistate soltanto le biciclette dei costruttori certificati dall'ANCMA (Associazione Nazionale Cicli Motocicli e Accessori) o dalla CEI-CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Strada) presso i rivenditori autorizzati. Le informazioni sui Costruttori e rivenditori sono reperibili nella sezione dedicata del sito http://www.incentivibiciclette.minambiente.it/Default.aspx.
Per usufruire dello sconto non è necessaria nessun'altra formalità se non quella di fornire al rivenditore i propri dati anagrafici e copia del proprio documento d'identità.
Tutte le informazioni, l'elenco dei rivenditori autorizzati, i modelli ed i prezzi presso si posono richiedere presso lo Sportello Stilinfo.
IL LIBRO - Proprio per rispondere agli interrogativi dei cittadini uscirà in edicola mercoledì 2 settembre «Nuova influenza, come prevenirla, come curarla», un libro che contiene cento domande sulla pandemia generata dal virus H1N1 alle quali vengono date cento risposte in modo semplice e chiaro. Il libro sarà in vendita con il Corriere della Sera a 2,99 euro (più il prezzo del quotidiano).
Fonte:Fumatori, aspiranti non fumatori, ex fumatori, non fumatori, medici o farmacisti: qualunque sia il vostro rapporto con il fumo di tabacco, il sito di questa settimana vi offre un percorso personalizzato per saperne di più sui danni che può provocare e sulle strategie per liberarsi da questo pericoloso vizio. | |
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"Papà, mamma, cosa c'è oltre il cielo?" E Dio che cosa fa lassù? Quando si muore si va in Paradiso? Com'è?". Sono queste alcune delle domande che a volte ci sentiamo rivolgere dai nostri figli e alle quali non sempre siamo in grado di rispondere.
Dai 4 anni iniziano le prime interrogazioni sulla trascendenza, vogliono sapere dove è Dio, come è fatto il paradiso e come sono gli angeli. Nel momento in cui hanno il primo impatto con la morte i bambini provano il bisogno di credere nell'al di là, di fare tante domande ai propri genitori o agli insegnanti e vogliono capire perché si muore e cosa avviene dopo. Per esempio se si può tornare ancora sulla Terra. Per essi è un modo per sentirsi rassicurati.
Un po' più tardi, verso i 6/7 anni essi abbandonano generalmente il mondo dell'immaginazione e cessano di credere a Babbo Natale o in Gesù Bambino, ma non smettono di credere che un angelo possa essere loro vicino. Guai a spegnere questo credo. Infatti, i giovani d'oggi, che sfidano la morte con surrogati vari o che per nonnulla ammazzano, sono proprio soli e senza scopi perché è venuto a mancare il senso religioso, che è il senso del valore della vita. A quest'età essi hanno assoluto bisogno di riferimenti e di credere che non siamo nati per distruggerci e distruggere. Questa è l'età in cui nascono le fobie e gli incubi notturni.
A 10 anni essi sono coscienti dell'irreversibilità della morte, nascono tante altre paure, ma soprattutto quella di perdere le persone care: mamma e papà innanzi tutto, ma oggi anche i nonni diventano importanti per i ragazzini adolescenti. Quando muore un nonno è come se si spegnesse un sogno. Ogni bambino si pone delle domande dentro di sé e se non le verbalizza non è perché non ci pensa, ma perché vuole evitare di angosciare ulteriormente se stesso e i genitori. Così quando si avvera un lutto in casa occorre parlarne serenamente, pensando che la scomparsa della persona cara non è solo una perdita, ma è anche una forze che entrerà nella nostra casa in modo spirituale, come benedizione.
Un'altra domanda che essi spesso si fanno e ci pongono è: "Dove si va dopo la morte e da dove si viene prima della vita?". Ricordatevi che per i bambini le risposte positive creano senza dubbio sicurezza, quelle sfuggenti o negative aumentano la sfiducia. A un bimbo di 4 anni che domanda "Dove ero prima di nascere?" occorre rispondere senza sotterfugi. "Prima di nascere eri nella pancia della mamma". "E prima ancora dove ero?". "Eri nei sogni di papà e di mamma". E' importante quindi che egli creda di non essere venuto per caso e che la sua vita ha un senso, per questo papà e mamma lo amano tanto.
Per il bambino credere in Dio è una forza che aiuta a vivere e a crescere poiché si sentono protetti da un altro papà e un'altra mamma che vegliano su di lui, con una protezione celeste che sta sopra. Dire ai piccoli che c'è sempre un angelo che veglia su di lui e lasciare che sia lui a scegliere come chiamarlo significa sganciarlo da un attaccamento emotivo alle sole figure genitoriali e rappresentative.
I bambini in genere sono anche molto interessati alla storia della Bibbia, l'Arca di Noe, Davide e Golia, Mosè e così via. Non togliamo queste curiosità, anche se il nostro credo ci porterebbe a razionalizzare ogni cosa. Il mondo del bambino è magico per definizione e dobbiamo rispettarlo.
Evi Crotti (Il giornale)