tag:blogger.com,1999:blog-27396133931898447412024-02-20T09:21:32.846+01:00il buio e la lucericette, ma non solo, dieta e salute, poesia e prosa, l'anima e il corpomaria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.comBlogger514125tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-58627889317093946982014-01-13T12:52:00.001+01:002014-01-13T12:53:56.797+01:00<a href="http://youtu.be/zhAvH-UQNcc">http://youtu.be/zhAvH-UQNcc</a>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-44700946437193814092012-12-20T09:45:00.002+01:002012-12-20T09:45:44.734+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www2.comune.venezia.it/newsletter/images_nuova_grafica/auguri-natale-2012.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="175" src="http://www2.comune.venezia.it/newsletter/images_nuova_grafica/auguri-natale-2012.gif" width="320" /></a></div>
<br />maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-19279142256980023872012-04-15T12:27:00.001+02:002012-04-15T12:27:09.453+02:00<iframe src="http://www.youtube.com/embed/WbhM2QS7vRI" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-72211786822541174952012-04-15T12:24:00.001+02:002012-04-15T12:24:37.452+02:00<iframe src="http://www.youtube.com/embed/kT3ILorqLL4" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-50567587959602659892012-02-06T17:36:00.000+01:002012-02-06T17:37:53.926+01:00<iframe src="http://www.youtube.com/embed/CFQQsu6VBYA" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="560"></iframe>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-19074481617786214292012-01-23T18:11:00.004+01:002012-01-23T18:23:19.946+01:00<span style="color: rgb(204, 0, 0);font-size:180%;" >Noi, quale storia insegniamo a scuola?</span><br /> Questa è la domanda che Alessandra Graziottin fa in un suo recente articolo apparso sul Gazzettino. E' una domanda che mi ha fatto riflettere molto anche perché tempo fa anch'io ho insegnato Storia . Riporto l'articolo che merita di essere letto per molte ragioni.<br />Si intitola: <span style="font-weight: bold;font-size:130%;" > Pagine di storia, il ritorno a Mosca della religione.</span><br /><br />Mosca, 1935. La dinamite è stata messa nel transetto della chiesa ortodossa, che ha centinaia di anni. Esplode: il tetto collassa, travolgendo l’iconostasi magnifica, le icone, i muri portanti. Le campane vengono lanciate con odio dal campanile. L’angelo di pietra dal volto luminoso e consolante ha una corda al collo. Un’altra fa leva sulle mani: tre uomini lo strascinano con rabbia, per farlo a pezzi. Quattro donne tolgono le icone rimaste, per lanciarle nei falò. Altri uomini strappano i quadri più grandi sopravvissuti all’esplosione, per bruciarli del tutto. La folla intorno tripudia. Date un capro espiatorio alla furia del popolo e la furia canalizzata lo lincerà. La scena di devastazione lascia agghiacciati anche gli spiriti laici. Dalle case intorno escono a capo chino altre donne, ciascuna con l’unica icona attorno a cui si riuniva in preghiera la famiglia, per gettarla nel fuoco. Sguardi diversi si posano sull’icona amata come unico centro di consolazione in tempi tragici. Un bambino guarda attonito, le mani ferme attorno alla piccola armonica che non osa più suonare. Il giovane padre fissa il vuoto. Gli ordini di Stalin sono ferrei. Ma il volto che scuote di più la coscienza di chi guarda è quello di una vecchia. Povera, vestita di nero. Guarda le icone avvolte nelle fiamme: il volto rugoso diventa un sudario di orrore e di dolore. Un urlo dove c’è la disperazione di chi vede la fine del mondo – del mondo in cui credeva – e la donna fugge via, singhiozzando. Un fotogramma che nella memoria si prolunga all’infinito.<br /> Per ordine di Stalin, durante la sua dittatura nella sola Mosca fu distrutto oltre il 60% delle chiese, tra cui l’immensa cattedrale, trasformata in piscina: doveva diventare un grattacielo più alto dell’Empire State Building americano, ma mancarono i soldi. Oggi è stata ricostruita. Ma le sue perle d’arte sono perdute per sempre. Nessun libro potrà mai trasmettere il senso di devastazione umana e spirituale veicolato da quel filmato originale, visibile in uno dei tanti piccoli musei che ora fioriscono a Mosca. In pochi minuti rende indimenticabile non solo la furia iconoclasta di Stalin, ma l’atrocità che questa ha rappresentato per l’anima profonda della Russia. Per capire e non dimenticare.<br /> Mosca, gennaio 2012. Un normale mattino di un giorno feriale. Nella piccola chiesa uomini e donne sono in fila, silenziosi. Uomini giovani, non solo vecchiette pie. Aspettano raccolti il loro turno per potersi confessare. Ora che la libertà di culto è stata di nuovo concessa, e che il Patriarca della Chiesa ortodossa è potuto tornare a Mosca dall’esilio centenario, la grande spiritualità della Russia antica torna ad emergere con forza. Erano stati distrutti i suoi simboli, deportati in Siberia o uccisi molti membri della chiesa ortodossa e molti fedeli. Ma l’anima non può essere uccisa. Tornano a suonare le campane. Le chiese sono di nuovo gremite. Alle cerimonie sacre i cori sono di giovani e giovanissimi. Stridono ancora più forti le contraddizioni tra la parte ricca e corrotta della popolazione, che ha fatto del dio denaro il metro di tutte le cose, e la parte povera, che ha ritrovato un centro di speranza e di coesione in una religione profondamente amata e intimamente mai abbandonata. Una spiritualità che si avverte nell’aria, di più intorno ai luoghi sacri.<br /> La storia moderna, a scuola, bisognerebbe trasmetterla (anche) con i filmati originali. Dieci minuti di proiezione scelta e la memoria è abitata per sempre dal significato umano di tanta barbarie. Significato che va ben oltre la cronistoria delle battaglie o delle conquiste. Se poi si integrassero pagine di storia, scritte da chi l’ha vissuta, e filmati originali, moltissimi ragazzi potrebbero appassionarsi non solo a studiarla, ma anche ad un diverso senso del loro impegno politico. La storia è maestra di vita se attraverso le emozioni stimola una riflessione sul ruolo etico che ciascuno di noi ha nel mondo. Noi, quale storia insegniamo a scuola?maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-16298536082579164602011-06-05T18:23:00.004+02:002011-06-05T18:27:44.242+02:00FESTA DELLA SENSA 2011<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgy8kV7wUmZh2Viy1gXLQU1LT56WG3dIpz_ZRKywCv4KF_g-lHtLLnF5T3HGoRtY8H25oLcx6WWm9ryCMc0It9b_e2dAZeZHwCs1ySFTXJFOsEUn-C6bkggwqqSpnK9lIuRDZTqm3NPZ0/s1600/festa-della-sensa.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 223px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgy8kV7wUmZh2Viy1gXLQU1LT56WG3dIpz_ZRKywCv4KF_g-lHtLLnF5T3HGoRtY8H25oLcx6WWm9ryCMc0It9b_e2dAZeZHwCs1ySFTXJFOsEUn-C6bkggwqqSpnK9lIuRDZTqm3NPZ0/s400/festa-della-sensa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5614773158496645698" border="0" /></a><br /> <p class="testo22 reset"><br /></p> <p class="testo16 reset" style="margin-top:-3px;"> Lo Sposalizio del Mare torna a incantare </p> <p class="testo11"> <strong><span style=" line-height: 115%;color:#000000;" >Domenica 5 giugno 2011</span></strong><br /><br />Ogni anno Venezia richiama milioni di visitatori attratti da eventi di risonanza mondiale. Tra questi spicca la <strong>Festa della Sensa</strong>, che più di ogni altro appuntamento fa rivivere la millenaria storia della Serenissima, il suo intimo rapporto con il Mare e con la pratica della Voga alla Veneta.<br /><br />La Festa della Sensa (Festa dell'Ascensione) era una festività della Repubblica di Venezia in occasione del giorno dell'<strong>Ascensione</strong> di Cristo (in dialetto veneziano <em>Sensa</em>). Essa commemora due eventi importanti per la Repubblica: il 9 maggio dell'anno 1000 quando il doge Pietro II Orseolo soccorse le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi. Il secondo evento è collegato all'anno 1177, quando, sotto il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa stipularono a Venezia il trattato di pace che pose fine alla diatriba secolare tra Papato e Impero. In occasione di questa festa si svolgeva il rito dello Sposalizio del Mare. In quel giorno, ogni anno, il Doge, sul Bucintoro, raggiungeva S. Elena all'altezza di San Pietro di Castello. Ad attenderlo lo attendeva il Vescovo, a bordo di una barca con le sponde dorate, pronto a benedirlo. Per sottolineare il dominio della Serenissima col mare, la Festa sarebbe culminata con una sorta di rito propiziatorio: il Doge, una volta raggiunta la Bocca di Porto, lanciava nelle acque un anello d'oro.<br /><br /><strong>La Sensa oggi</strong><br />Grazie all'attività del Comitato Festa della Sensa, dal 1965 Venezia è tornata a celebrare l'evento, con un programma che oggi va ben oltre la semplice rievocazione: il "<strong>Gemellaggio Adriatico</strong>" riunisce oggi alla Serenissima una città o un'area geografica che ha avuto nella storia un particolare rapporto con Venezia, unite in un vincolo culturale, di amore per il mare e per le attività ad esso collegate. Nel 2011 l'anello che lo simboleggia passerà dalla città di <strong>Larnaca</strong> (Cipro) ai comuni di <strong>Forno di Zoldo </strong>e<strong> Zoldo Alto</strong> (BL).<br />Inoltre, la festa è l'occasione per la consegna del "<strong>Premio Osella d'Oro della Sensa</strong>" assegnato ad Enti, Istituzioni e privati cittadini che, con la loro attività nel settore della cultura, dell'artigianato e del commercio, hanno dato lustro alla città.<br /><br />Ad accompagnare la rievocazione ci sono oggi il <strong>corteo dogale</strong> in Piazza San Marco, il <strong>Mercatino della Sensa</strong> presso la chiesa di San Nicolò di Lido, le competizioni di <strong><a title="stagione remiera di voga alla veneta" href="http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/35042" target="_blank">voga alla veneta</a></strong>, il <strong>corteo acqueo</strong> delle <a title="Sito del Coordinamento della Associazioni Remiere di Voga alla Veneta" href="http://www.vogavenezia.com/" target="_blank">Associazioni Remiere</a> e numerose altre manifestazioni, a conferma che la Sensa è oggi un momento di grande aggregazione, di presa di coscienza della storia e delle tradizioni veneziane: la festa della città e del suo rapporto con il mare.<br /><br /><strong><br /></strong></p>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-51850155203228613102011-05-10T16:11:00.005+02:002011-05-10T16:19:57.044+02:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTXkcZpHc_TtzdPJmmAmeQ5nLBuL9qN5LW0tONxVwesISdW4H6zzw3V8V3Wfn_TZmbFizq6kIKXW3EF4izGURfFTsIoWZoEmyZxnzEWk5z3fKJEiZLdJg7kuhYNnMRCV0ut6sY2GsvmI0/s1600/buffet.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 323px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTXkcZpHc_TtzdPJmmAmeQ5nLBuL9qN5LW0tONxVwesISdW4H6zzw3V8V3Wfn_TZmbFizq6kIKXW3EF4izGURfFTsIoWZoEmyZxnzEWk5z3fKJEiZLdJg7kuhYNnMRCV0ut6sY2GsvmI0/s400/buffet.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5605091721257292210" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(153, 51, 153);font-size:130%;" >Allestimento di un buffet moderno </span> <div> </div> <div><span style="font-size:85%;">Più informale e molto alla moda, il buffet offre la possibilità di organizzare un incontro fra amici in un'atmosfera più confidenziale, abbattendo molte leggi imposte dal bon ton e ricreando un clima più rilassato.<br />Questo non significa che non sia comunque un'occasione da organizzare al meglio, con classe ed accuratezza, cercando le soluzioni più comode per permettere ai nostri ospiti di sentirsi a proprio agio e di servirsi agevolmente anche se non comodamente seduti a un tavolo.</span></div><span style="font-size:85%;"> <div><br />Per prima cosa bisogna decidere qual è la posizione più centrata per il tavolo, che deve risultare di facile accesso e a disposizione di tutti gli ospiti.<br />Meglio eliminare le sedute intorno ad esso, lasciandole comunque a disposizione degli ospiti che preferiscono comunque non stare in piedi.</div> <div><br />La tovaglia e il mollettone sono comunque indispensabili, sia per preservare il tavolo sia per dare un’idea di eleganza e accuratezza all’invito.</div> <div><br />Il tavolo va diviso idealmente in due parti distinte. Da un lato posizioneremo tutte le stoviglie necessarie al servizio: piatti, bicchieri, tovaglioli e posate, da avere in numero doppio rispetto agli ospiti per evitare che scarseggino a metà festa. Le bevande saranno posizionate vicino ai bicchieri, in tono con le bevande che verranno servite.<br />Bisogna sempre tenere in considerazione anche una buona scorta di succhi di frutta e bevande analcoliche per gli astemi. </div> <div>Naturalmente non potranno mancare acqua gasata e naturale. Tutte le bevande, ad esclusione del vino, andranno servite in brocca.<br />Sull’altra metà del tavolo troveranno posto i piatti da portata con il cibo, ognuno corredato da apposite posate da portata.</div> <div><br />Anche in cucina, serve organizzazione.<br />I cibi preparati dovrebbero essere di piccole dimensioni in modo da poterli mangiare in un solo boccone, considerata l'impossibilità di tagliare con il coltello stando in piedi.<br />Anche le torte o comunque i piatti ‘interi’ dovranno essere già porzionati, in modo che sia facile per i commensali servirsi da soli con l’aiuto di una sola mano. </div> <div><br />Prima dell’arrivo degli ospiti sul buffet saranno già pronti i piatti freddi, dai quali gli ospiti potranno servirsi anche senza attendere l’arrivo di tutti gli invitati. </div> </span><div><span style="font-size:85%;">Solo quando tutti saranno arrivati e a loro agio si completerà il buffet con i piatti caldi.</span></div> <div><span style="font-size:85%;">È bene riempire spesso i piatti che si svuotano per non dare l'impressione di aver sbagliato a calcolare le quantità in difetto.<br />I piatti sporchi e i bicchieri già utilizzati dovrebbero essere spostati dalla sala del buffet nel più breve tempo possibile, cercando di rimpiazzarli man mano con quelli puliti nel caso si notasse che iniziano a scarseggiare.</span></div><span style="font-size:85%;"> <div><br />Se è prevista anche una conclusione ‘dolce’, questa dovrà essere servita solo alla fine del buffet, avendo cura di sparecchiare il tavolo da tutte le preparazioni salate, eliminando tutti i piatti sporchi ed eventualmente integrando piatti, posate e bicchieri.<br />Nel caso sia previsto il servizio del caffè, questo dovrebbe avvenire ‘a passaggio’, direttamente da un vassoio dove saranno presenti le zuccheriere, il latte freddo e caldo, tovagliolini e piccoli biscotti o cioccolatini.</div> </span><div><span style="font-size:85%;"><br />Sarebbe buona norma da parte degli invitati non sostare troppo a lungo di fronte ai piatti di portata, in modo da lasciar il tempo e la possibilità anche agli altri ospiti di servirsi.<br />Risulta sicuramente più elegante non riempire eccessivamente il piatto con ogni genere di pietanza, mischiando eccessivamente i diversi cibi.<br />Piuttosto è meglio servirsi in più momenti, mantenendo separate le preparazioni che ci vengono offerte.<br /><br />Fonte: La cucina italiana<br /></span></div> <div> </div> <div> </div>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-27151566003108294382011-05-10T15:41:00.004+02:002011-05-10T15:46:54.868+02:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPheIeEcvG6LrrtzvSLLPjEJiKKgkZ-JikvjRG1DwT7woc60vIU22Wg1eapBJo__n9UhVe24WB5ksE1aDzZ5S7rU_5NK0eDsCUZ2DD-pwBrGrtoRb7AKPLeOiuRJfUBLWzwaLFeKkkXnY/s1600/kiwi-1.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 363px; height: 356px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPheIeEcvG6LrrtzvSLLPjEJiKKgkZ-JikvjRG1DwT7woc60vIU22Wg1eapBJo__n9UhVe24WB5ksE1aDzZ5S7rU_5NK0eDsCUZ2DD-pwBrGrtoRb7AKPLeOiuRJfUBLWzwaLFeKkkXnY/s400/kiwi-1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5605083050900028466" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(0, 153, 0);font-size:130%;" >Storie di cibo: kiwi</span><br /><div id="ctl00_ContentPlaceHolder1_ctl00_Area2_UpdatePanel1"><div> </div> </div> <br /> In Cina la presenza dello Yang-tao è documentata già dal 600 a.C.<br />La storia del kiwi comincia nel 1906, quando dalla Cina il kiwi giunge in Nuova Zelanda, dove ne vengono piantati i semi in un vivaio e, dopo quattro anni, se ne raccolgono i primi frutti. Kiwi è in realtà il nome di un piccolo uccello tipico di quel paese; molto bello, dalle piume sottili e dal lungo becco, ma soprattutto strano, poiché, in possesso di ali atrofiche, non vola e nidifica a terra. Nel 1924 un agronomo e botanico ne sviluppa una varietà commerciale e ne invia i semi in California.<br />I kiwi neozelandesi si cominciano a diffondere in tutto il mondo nel dopoguerra. Se ne sviluppano nuove varietà, la più nota è la Zespri gold. In Italia il kiwi arriva negli anni ‘70, trovando un habitat ideale in molte zone, inizialmente nel veronese.<br />E' un frutto molto apprezzato, anche se molti devono ritrovare la perfezione della maturazione per consumarlo con piacere; é molto ricco di Vitamine, in particolare la vitamina C.<br />Si lavano e si tagliano a metà, poi si consuma la polpa, scavando con un piccolo cucchiaio, oppure si sbucciano come si usa per molti altri frutti.<br /><br />Fonte: La cucina italianamaria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-87001607199980553662011-05-05T19:06:00.001+02:002011-05-05T19:07:24.429+02:00<h1 class="viewTitolo">7 e 8 maggio: il Santo Padre Benedetto XVI in visita a Venezia</h1><div class="viewLineBreak"> </div><div class="BLOBFloatLeft BLOBIMGSpacerRight"><img src="http://www.comune.venezia.it/flex/images/c/9/d/D.a32c2cae45558a9d1b90/Logo_colorebig.gif" alt="" width="350" height="220" /></div>Sabato 7 e domenica 8 maggio prossimi Papa Benedetto XVI visiterà Venezia. Dopo aver raggiunto la città in elicottero, nel tardo pomeriggio di sabato, il Santo Padre incontrerà la cittadinanza in <strong class="userFormat1">Piazza San Marco. </strong>La mattina di domenica si terrà la solenne Celebrazione Eucaristica presso il <strong class="userFormat1">Parco di San Giuliano</strong> a Mestre. Nel pomeriggio della stessa giornata, il Pontefice si recherà presso la <strong class="userFormat1">Basilica</strong><strong class="userFormat1"> di San Marco</strong>, dove presiederà la terza Assemblea ecclesiale del Patriarcato, per poi trasferirsi al complesso della <strong class="userFormat1">Salute</strong>, dove incontrerà i rappresentanti del mondo della cultura e dell'economia. Al termine della visita, il Santo Padre partirà in motovedetta per l'<strong class="userFormat1">aeroporto "Marco Polo"</strong> di Tessera, dove salirà sull'aereo che lo riporterà a Roma.<br /><br />Il viaggio apostolico del Papa nel nostro territorio rappresenta un evento di grande impatto comunicativo, mediatico e organizzativo, che sarà seguito da numerosi operatori della stampa nazionale ed estera. Si stima infatti che all'incontro parteciperanno oltre <strong class="userFormat1">200.000 persone</strong>, e saranno presenti migliaia di addetti alla sicurezza, operatori della comunicazione, rappresentanti delle forze dell'ordine, volontari.<br /><br />Per questo motivo anche l'Amministrazione comunale è coinvolta direttamente nella gestione dell'imponente macchina organizzativa avviata da tempo in vista della visita, per consentire l'ordinato svolgimento degli appuntamenti in programma, minimizzando, al contempo, i disagi per la cittadinanza.<br /><br />Saranno 370 gli agenti di <strong class="userFormat1">Polizia municipale</strong> impegnati in quei giorni, e circa 800 gli uomini della <strong class="userFormat1">Protezione civile</strong> comunale e regionale.<br /> <br />L'Amministrazione ha inoltre emanato una serie di <strong class="userFormat1">ordinanze</strong> per regolare la viabilità nelle zone interessate dalla visita, quindi nell'area marciana, a Venezia, e nei pressi del Parco di San Giuliano, a Mestre.maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-57141702752454319782011-04-22T14:55:00.004+02:002011-04-22T14:58:21.151+02:00<div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis_Ae0l6OjcGGnE0pBtEjq7Eona2MBFH8it4cSh4bkSX8_HmqMbqIS1LZ0iVklAvHOuTY82tuwDqhjVX5ZjxSxtQKzeaqWQTKHCdds_LcH0UcJ5R61rIFRkyZZTBMX7Ojfj3Cqfgivr5U/s1600/BuonaPasqua.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 378px; height: 273px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis_Ae0l6OjcGGnE0pBtEjq7Eona2MBFH8it4cSh4bkSX8_HmqMbqIS1LZ0iVklAvHOuTY82tuwDqhjVX5ZjxSxtQKzeaqWQTKHCdds_LcH0UcJ5R61rIFRkyZZTBMX7Ojfj3Cqfgivr5U/s400/BuonaPasqua.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5598391011879546978" border="0" /></a> <span style="font-weight: bold; font-family: verdana; color: rgb(204, 51, 204);"> Cari Auguri di Buona Pasqua a tutti</span><br /></div><img src="file:///C:/DOCUME%7E1/Mamy/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot-10.png" alt="" /><img src="file:///C:/DOCUME%7E1/Mamy/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot-11.png" alt="" />maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-83746356914692955972011-04-07T13:07:00.001+02:002011-04-07T13:08:53.859+02:00<p><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;"><em>Busuu.com</em>, per imparare le lingue divertendosi</span><br />Vi piacerebbe imparare gratis una lingua straniera in modo pratico e divertente ed insieme rendervi utili per insegnare la vostra lingua a qualcun altro?<br />Provateci con <em>Busuu.com</em>, una community online che vi permette di entrare in contatto con persone di nazionalità differenti e mette a vostra disposizione molti strumenti utili.<br />Una volta registrati potrete subito scegliere la lingua che più vi affascina tra inglese, tedesco, francese, spagnolo e russo, e quindi accedere alle varie sezioni di apprendimento, disposte in ordine crescente di difficoltà, e selezionabili anche per aree tematiche in base ai vostri interessi.<br />Ogni unità didattica è suddivisa in cinque ambiti: <em>Vocabolario</em>, per imparare le parole chiave legate all'argomento scelto, <em>Dialogo</em>, per esercitarsi con la comprensione del testo, <em>Scrittura</em>, con l'invito a scrivere un breve testo e farlo correggere da uno degli utenti madrelingua in linea, <em>Busuu talk</em>, per chattare direttamente con i madrelingua ed infine <em>Revisione</em>, per mettervi alla prova e verificare le vostre conoscenze.<br />Altri servizi, come la possibilità di stampare o ascoltare i file audio di tutte le unità grammaticali e di apprendimento, oppure di registrare una parte di dialogo ed inviarla ai madrelingua per farvela correggere e migliorate la vostra pronuncia, sono disponibili a pagamento.<br />Nel <em>Giardino delle Lingue</em>, che compare nella vostra homepage, vengono registrati in tempo reale i vostri progressi ed i vostri errori: più imparate, più gli alberi crescono, più sbagliate, più gli insetti attaccheranno il vostro bosco. I vostri sforzi saranno premiati anche con i busuu-berries, che potrete ricevere, ad esempio, ogni volta che terminate un'unità o correggete un esercizio di scrittura di un altro utente. </p><a style="color: rgb(153, 0, 0);" href="http://newsletter.comune.venezia.it/f/tr.aspx/?&9Uf0e=sq/u/z&x=pv&6d&x=pv&=xqyzkeb=0jgf_romjm27hihk28bcoNCLM" target="_blank">Visita il sito</a> <a style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 1px;" href="http://newsletter.comune.venezia.it/f/tr.aspx/?&9Uf0e=sq/u/z&x=pv&6d&x=pv&=xqyzkeb=0jgf_romjm27hihk28bcoNCLM" target="_blank">http://www.b</a><br /><br />Fonte : Comune di Venezia<br /><br /><a style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 1px;" href="http://newsletter.comune.venezia.it/f/tr.aspx/?&9Uf0e=sq/u/z&x=pv&6d&x=pv&=xqyzkeb=0jgf_romjm27hihk28bcoNCLM" target="_blank">usuu.com</a>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-74648901023360759232011-03-23T18:29:00.002+01:002011-03-23T18:35:41.417+01:00<iframe title="YouTube video player" src="http://www.youtube.com/embed/L_vrBLedI9E" allowfullscreen="" width="640" frameborder="0" height="390"></iframe><br /><strong>Qui le donne stanno al centro di ogni cosa e comunicano l’essenza stessa di questa musica</strong>: la sua interpretazione, il tempo, il ritmo, le dinamiche, i pianissimi e gli altissimi. Le donne qui fanno tutto. ,<strong> sono padrone della partitura nel dominio della scena strumentale</strong>. Non solo: il gioco degli sguardi, delle intese femminili, sottintendono quasi una confidenza musicale con il compositore, come se avesse scritto quella pagina per loro, lasciando ai colleghi uomini un ruolo da gregari, da portatori di acqua musicale. È una bellezza, questa, che passa dalla sensibilità di tocco e di fraseggio con la quale i due violini dialogano, in leggerezza estrema, dalla sordina all’espressività piena. Sensibilità del tutto femminile, comunicata da sorrisi convinti (e complici) per la gioia di fare musica insieme, come le donne sanno fare quando sono davvero felici.<br /> Pino Pignattamaria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-61377066530206311842011-02-25T11:49:00.002+01:002011-02-25T11:49:55.282+01:00<p><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;">EsaKids: lo spazio spiegato ai bambini. e non solo!</span><br />Lo sapevate che il satellite per le comunicazioni più pesante al mondo, il Thaicom4, messo in orbita l'11 agosto 2005, pesava quasi 6.500 kg, cioè più o meno quanto un autobus londinese? Avete mai sentito parlare del Mamagoose (Mamma Oca), uno speciale pigiama per neonati che invia un segnale se il bimbo smette di respirare, realizzato sulla base della tuta 'intelligente' usata per monitorare i movimenti degli astronauti? Volete provare a scorgere nel cielo ad occhio nudo la Stazione spaziale internazionale (ISS), che viaggia a 400 km sopra le nostre teste, ad una velocità di 7,7 km al secondo ed è il più grande oggetto mai messo in orbita attorno al nostro pianeta?<br /><em>Esakids</em>, il sito che l'Agenzia spaziale europea (Esa) ha pensato per i bambini, vi sorprenderà piacevolmente, anche se ormai non siete più bambini.<br />Colorato, interattivo, ricco di informazioni, il sito è suddiviso in cinque sezioni principali che vi accompagneranno in un affascinante viaggio virtuale nello spazio.<br /><em>L'universo</em> è l'area dedicata a chi vuole saperne di più su pianeti, satelliti, stelle e galassie, comete e meteore; <em>Vita nello spazio</em> vi aiuterà a conoscere più da vicino le stazioni spaziali o la vita degli astronauti; <em>Decollo</em> contiene moltissime informazioni utili su vettori, veicoli spaziali, controllo delle missioni o collaudi dei satelliti; <em>Lo spazio utile</em> illustra alcune delle applicazioni pratiche della ricerca spaziale nel campo delle previsioni meteorologiche, delle telecomunicazioni, della salute o della georeferenziazione; ed infine <em>Terra</em> mette a disposizione alcune interessanti schede sui cambiamenti climatici, le catastrofi naturali, il mondo marino o la difesa della natura.<br />Non mancano naturalmente i suggerimenti per alcuni laboratori per i più piccoli e numerosi giochi e quiz per divertirsi e mettere alla prova le proprie conoscenze.<br /><strong>DA NON PERDERE:</strong> la gara "Stazioni spaziali", riservata a bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Inviate il vostro disegno, dipinto, modello fisso o mobile a tema; i lavori migliori saranno selezionati ed esposti nella <em>Galleria dello Spazio</em>. Affrettatevi, perché i lavori vanno presentati entro il 28 febbraio 2011! </p><a style="color: rgb(153, 0, 0);" href="http://newsletter.comune.venezia.it/f/tr.aspx/?&9Uf0e=sq/u/z&x=pv&6d&x=pv&=wxwzkeb=0jgf_romjm20f62&x=pv&ajo0f6KIDS&jo&x=pv&a97n2-gc&x=pv&NCLM" target="_blank">Visita il sito</a> <a style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 1px;" href="http://newsletter.comune.venezia.it/f/tr.aspx/?&9Uf0e=sq/u/z&x=pv&6d&x=pv&=wxwzkeb=0jgf_romjm20f62&x=pv&ajo0f6KIDS&jo&x=pv&a97n2-gc&x=pv&NCLM" target="_blank">http://www.esa.int/esaKIDSit/<wbr>index.html</a>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-30221259478572181512011-02-15T16:04:00.002+01:002011-02-15T16:10:33.404+01:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPiI5QgiiXx6U9aO3DzjYRE43grTx3dqrDJ9GBaTztLyuCPtTn1HGaWY91lLnOrlaLL-fRyEay5S1xglY6Eizl2UyTVqbA9V-9VXUClDIzfv8n3vfkl06zT0JzX47zwBFHGa7_NjRuBzI/s1600/fiocchi+d%2527avena.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 388px; height: 336px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPiI5QgiiXx6U9aO3DzjYRE43grTx3dqrDJ9GBaTztLyuCPtTn1HGaWY91lLnOrlaLL-fRyEay5S1xglY6Eizl2UyTVqbA9V-9VXUClDIzfv8n3vfkl06zT0JzX47zwBFHGa7_NjRuBzI/s400/fiocchi+d%2527avena.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5573933511424867042" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><strong><span style="font-size:100%;">IL VALORE NUTRIZIONALE DELLA AVENA</span><br /></strong></span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br />L'avena è il cereale contenente più proteine, fino al 17 g su 100 g di alimento, e meno carboidrati tra tutti i cereali. Contiene una generosa dose di acidi grassi insaturi della sana classe omega 3. E’ un ottimo integratore naturale di minerali e vitamine. Possiede ben 11 grammi di fibra per lo più idrosolubile, capace di controllare l’assorbimento intestinale del glucosio, evitando bruschi rialzi della glicemia e dell’insulina. E’ caratterizzata dall’essere uno degli alimenti con basso indice glicemico, molto indicato per chi inizia una dieta per recuperare il suo miglior peso forma!<br />È ricca di sali minerali, soprattutto calcio, magnesio, potassio, silicio e ferro. E’ quindi un ottimo remineralizzante.<br />Contiene avenina e auxina, gramina e avenalumina nutrienti dotati di proprietà tonificanti, capaci di agire sul tono dell’umore e della vigilanza.<br /><br /><br />Per queste caratteristiche nutrizionali l’avena è il miglior cereale di inizio della giornata, indico alcune preparazioni a base di avena per la colazione:<br /><br /><br /><br />1 - Una tazza di latte scremato o latte di soia senza zucchero, con di caffè di orzo<br />e fiocchi di avena<br />2 - Yogurt da latte scremato e fiocchi di avena<br />3 - Una tazza di te verde, con succo di limone fresco e fiocchi di avena<br />4 - Caffè espresso e una tazza di macedonia di frutta fresca al naturale (senza<br />aggiunta di zucchero) con fiocchi di avena e un cucchiaino di semi di lino o di<br />girasole<br /><br /><strong><br /></strong></span> <div align="center"><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><strong>TORTA DI MELE E FIOCCHI D’AVENA</strong><br /></span></div> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br />Ingredienti:<br />3 piccole mele renette, sbucciate e tagliate a dadini<br />100 gr di fiocchi d’avena<br />50 gr di crusca d’avena<br />50 gr di farina d’avena<br />50 gr di farina di segale<br />50 gr di mandorle sbucciate e macinate<br />50 gr di farina di cocco<br />200 ml di succo di mela<br />1 cucchiaio di uvetta<br />2 cucchiai di olio di girasole<br />2 cucchiai di malto di grano<br />1 bustina di lievito istantaneo per dolci<br />1 cucchiaino di cannella in polvere<br />La scorza grattugiata di 1 limone biologico<br />Latte di riso<br /><br />Preparazione:<br />Impastare tutti gli ingredienti aggiungendo latte di riso nella quantità necessaria per formare un composto morbido e omogeneo. Quando è ben amalgamato versarlo in una teglia da forno precedentemente oliata e infarinata. Cuocere in forno preriscaldato a 180° (150° se ventilato) per circa 40 minuti.<br /><a href="http://www.pierluigirossi.it/ita/news/Alimentazione-news/Il-valore-nutrizionale-dell-avena.html">Fonte</a><br /><br /></span>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-6606303581171967052011-02-03T11:36:00.006+01:002011-02-03T11:41:23.819+01:00Torta di pane al cioccolato<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Be38OxVgv0gVQ8T74_ggw0kDoYzSvN0a4fkljY5RdSM3LErc4FfSgpZ4Qh_Srk2DZ0IqZvrwwa3ZlJgmQ2jB30IMPhyaeFxpsDcwRoj-EdkIkHehm5w2rLekcP7lLuvGXtaGDDBNVag/s1600/torta+di+amaretti.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Be38OxVgv0gVQ8T74_ggw0kDoYzSvN0a4fkljY5RdSM3LErc4FfSgpZ4Qh_Srk2DZ0IqZvrwwa3ZlJgmQ2jB30IMPhyaeFxpsDcwRoj-EdkIkHehm5w2rLekcP7lLuvGXtaGDDBNVag/s400/torta+di+amaretti.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5569410536607169970" border="0" /></a><div id="ctl00_ContentPlaceHolder1_ctl00_Area11_UpdatePanel1"> </div> <span style="margin-top: 20px;"> <div align="center"> </div> </span><br /><br /><br /><div style="text-align: left;" class="titlegray"><span style="margin-top: 3px; display: block; margin-left: 10px;" class="black8B">La ricetta</span></div> <div style="text-align: left; margin-right: 15px;"><strong><u>Ingredienti e dosi per 6/8 persone:</u></strong></div> <div style="text-align: left; margin-right: 15px;"><span style="font-family:TimesNewRomanPSMT;">150 g di pane raffermo a pezzetti piccoli<br />100 g di cioccolato fondente<br />400 ml di latte<br />80 g di zucchero<br />3 uova<br />50 g di burro<br />50 g di frutta secca tritata a piacere (mandorle, nocciole, noci, pistacchi, pinoli)<br />un pizzico di sale<br />pangrattato<br />cacao </span></div> <div style="text-align: left; margin-right: 15px;"> </div> <div style="text-align: left; margin-right: 15px;"><span style="font-family:TimesNewRomanPSMT;"><strong><u>Procedimento:</u></strong><br />Ammollare il pane nel latte. Sciogliere a bagnomaria il fondente tagliato a pezzetti con poco latte.<br />Montare i tuorli con la metà dello zucchero; unire al pane strizzato un pizzico di sale, i tuorli, il burro e la frutta secca tritata. Incorporare il cioccolato fuso a bagnomaria ormai tiepido.<br />Completare con gli albumi delle uova montati a neve con lo zucchero rimasto, mescolando delicatamente e lasciando che il composto risulti non completamente amalgamato.<br />Versare in una tortiera di cm 24 di diametro, ben imburrata e spolverata di pangrattato.<br />Cuocere a 180 °C per 40 minuti circa.<br />Sformare, raffreddare, spolverare con cacao e servire con panna montata e confettura di frutti di bosco.<br />Fonte: La cucina italiana<br /></span><span style="font-family:TimesNewRomanPSMT;"> </span></div> <p style="text-align: left; margin-right: 15px;"><br /></p>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-82593597289099600582011-01-27T11:32:00.006+01:002011-01-27T11:46:36.334+01:00Qualcosa è cambiato nell'educazione<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhlsg1rGMNrRmV_oR4hHjuF7sgf_yNv6mfyyU4TtGhJLSLM5zvw8rVqTFi1Ldwak_IBgKKLFHeXErpLDRUTq1qSjX_b80fv5y3tk6JxFy_A-TA4yVVSwrpYdpw_qQ464TI9DRraIYHWnU/s1600/bimbi-e-tv.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 314px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhlsg1rGMNrRmV_oR4hHjuF7sgf_yNv6mfyyU4TtGhJLSLM5zvw8rVqTFi1Ldwak_IBgKKLFHeXErpLDRUTq1qSjX_b80fv5y3tk6JxFy_A-TA4yVVSwrpYdpw_qQ464TI9DRraIYHWnU/s400/bimbi-e-tv.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5566814125623649090" border="0" /></a><br /><h2 style="font-family: Georgia,'Times New Roman',Times,serif; font-size: 14px ! important; font-style: italic; line-height: 16px; font-weight: normal; color: rgb(204, 0, 0);">Mai come oggi occorre che il maestro o l'insegnante si approprino della loro funzione pedagogica</h2><p class="xtesto_notizie"> Occorre un nuovo modo di essere educatori, lo esigono i nostri ragazzi; ma attenti a non lasciarsi a nostra volta condizionare. Oggi i bambini arrivano a scuola sollecitati da un sacco di informazioni, ricevute soprattutto dalla scuola parallela che è la TV, col pericolo che non abbiano la possibilità di costruirsi un mondo a misura di bambino. </p> <p class="xtesto_notizie"> La TV ha spento il mondo dell'infanzia, costruendo falsi miti e realtà fittizie. Quelli di oggi sembrano bambini senza infanzia poiché quella che il mondo adulto propina loro è una realtà nuda e inquietante. Ci sono bambini che, vedendo dei loro coetanei morire nei paesi dove è in atto una guerra, chiedono se ciò potrà capitare anche a loro, se quindi si può morire anche da bambini! E' una realtà cruda e pedagogicamente negativa. </p> <p class="xtesto_notizie"> E' bene che ci si chieda come ciò possa influire sulla psiche del bambino, poiché una delle cause dello loro fragilità emotiva sembra proprio dovuta a queste sollecitazioni caotiche e non mediate dal buon senso. La TV, che si voglia o no, è una vera e propria scuola parallela, ma non sempre idonea poiché propina informazioni ma non permette la formazione di una struttura capace di elaborare autonomamente ciò che riceve. Il bambino si avvicina alla realtà in modo troppo rapido per poterla assimilare ed elaborare attraverso il dono più bello che un piccolo possiede: la sua fantasia. </p> <p class="xtesto_notizie"> La ricchezza dell'immaginazione e della creatività istintiva viene penalizzata da costrizioni, impedimenti, coartazioni e quanto altro va a bloccare l'espressione spontanea dei bimbi. Come sempre la virtù sta nel mezzo, quindi se il genitore saprà dosare i tempi e sceglierà programmi idonei per il piccolo egli potrà godere anche dei vantaggi del piccolo schermo per allargare la mentalità, esplorare spazi nuovi e gustare la visioni di animali, città e culture diverse. E' anche questo un modo per prepararli ad accettare il diverso, avendo la percezione di essere compartecipe di ciò che vede, come non accadeva nel passato. </p> <p class="xtesto_notizie"> Occorre quindi che l'educatore si informi di cosa questa scuola parallela sa dare al bambino, aiutandolo a discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Indispensabile diventa la figura del buon educatore, che il bambino può prendere come punto di riferimento e come modello da amare e rispettare. E' questo un punto importante non solo nell'infanzia, ma anche quando il bimbo inizia la scuola primaria: egli ha infatti bisogno di traslare l'affetto della sua mamma in qualcuno che perpetui tale dimensione affettiva. </p> <p class="xtesto_notizie"> Un altro elemento importante per sviluppare le potenzialità del bambino in modo attivo e non passivo come fa la TV, è l'amore per la lettura. Leggendo il bambino apprende in modo consono alla sua età. Occorre però che ciò non sia imposto, ma che garantisca una sorta di piacere. Se un educatore riesce a far amare la lettura, in modo da favorire un pensiero sviluppato e corretto, sarà più facile per il minore vivere l'emozione degli affetti. </p> <p class="xtesto_notizie"> Mai come oggi occorre che il maestro o l'insegnante si approprino della loro funzione pedagogica e, come dice il cardinal Martini, "non basta fornire al bambino nozioni tecniche per imparare a leggere e a scrivere ma è indispensabile ed essenziale avere un occhio attento e vigile sull'intera crescita della personalità". Su questo terreno etico la figura dell'insegnante acquista autorevolezza e così potremmo forse riuscire a debellare il bullismo, la violenza, la noia che attanaglia tanti nostri ragazzi.<br /></p><p class="xtesto_notizie">E' sui banchi di scuola che può nascere la visione di un nuovo mondo infantile dove insieme al genitore debbono esserci figli che ne seguano l'esempio. Essi devono capire che l'amore non ha subito cambiamenti e che i valori della tolleranza, della comprensione e dell'accettazione dell'altro sono immutabili. E così il connubio tra il senso etico che ognuno porta dentro di sé e quello che viene loro trasmesso dai genitori e dagli insegnanti diventa un tutt'uno che rappresenta la vera "scuola di vita".<br /></p><p class="xtesto_notizie"> Evi Crotti<br /></p>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-35216298705186951502011-01-27T11:21:00.002+01:002011-01-27T11:26:04.924+01:00Scoprire Venezia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvYAIeBrxXjuqzQD-WMZ3lN-RWpFyLmFXvNsyaPM4EE1J0KZCoP9jRg2PyT0Paiq8eFer46rP5JYOd02jhrgfKbU2sY-7ReZR6MYoTTJgkaGRCTCGwAzlo8f5qwvLDmslhp3YXiu3eQqw/s1600/Venezia_760-09-41-03-2666.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvYAIeBrxXjuqzQD-WMZ3lN-RWpFyLmFXvNsyaPM4EE1J0KZCoP9jRg2PyT0Paiq8eFer46rP5JYOd02jhrgfKbU2sY-7ReZR6MYoTTJgkaGRCTCGwAzlo8f5qwvLDmslhp3YXiu3eQqw/s400/Venezia_760-09-41-03-2666.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5566809900326538178" border="0" /></a><br /><span><span style="font-size:85%;"><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;">I luoghi di Venezia: toponimi che raccontano il passato</span><br />La maggior parte delle strade di Venezia ha nomi molto antichi e soprattutto curiosi, che possono richiamare mestieri, attività commerciali, la provenienza o il cognome degli abitanti. Inoltre la denominazione a volte ricorda fatti accaduti secoli orsono. Ai tempi della Repubblica Serenissima la lingua ufficiale per tutti gli atti legali e amministrativi, oltre che quella delle opere letterarie, era il dialetto. Rimangono in dialetto, anche al giorno d'oggi, i nomi dei luoghi scritti sui "nizioleti", rettangoli bianchi di calce, che si trovano sui muri delle strade a circa due metri d'altezza. I toponimi spesso si ripetono ed ognuno di essi ha un significato. Ricordiamo ad esempio: Pestrin (lattaio); Pistor (panettiere); Frutarol (fruttivendolo); Becarie (macellerie); Marzer (venditore di stoffe); Frezzerie (dove si fabbricavano le frecce); Fiubera (dove si facevano le fibbie per le scarpe); dei Preti e delle Muneghe (le suore); dei Ragusei, cioè degli abitanti di Ragusa, l'attuale Dubrovnik; la riva degli Schiavoni, cioè dei Dalmati; calle delle Turchette; le calli degli Armeni e dei Todeschi; riva di Biasio che deve il suo nome a Biagio, pesantemente condannato e giustiziato dalla Serenissima; fondamenta degli Ormesini, per la lavorazione di stoffe provenienti da Ormuz in Asia; la "Caselleria" dove c'erano i fabbricanti di casse che servivano a spedire le merci o a riporvi il corredo delle spose; delle Tette dalla presenza in zona di numerose cortigiane, nonché delle grandi famiglie patrizie che vivevano nei paraggi (Contarini, Mocenigo, Zane, Albrizzi etc.). </span></span>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-53551602064944092132011-01-24T16:55:00.004+01:002011-01-24T17:04:52.752+01:00<span style="color: rgb(153, 51, 153);font-size:130%;" >Prendi un sorriso</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Prendi in sorriso,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">regalalo a chi non</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">l'ha mai avuto.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Prendi un raggio di sole,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">fallo volare là dove</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">regna la notte.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Scopri una sorgente,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">fa bagnare chi vive</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">nel fango.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Prendi una lacrima,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">posala sul volto di</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">chi non ha pianto.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Prendi il coraggio,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">mettilo nell'animo di</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">chi non sa lottare.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Scopri la vita,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">raccontala a chi</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">non sa capirla.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Prendi la speranza,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">e vivi nella sua luce.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Prendi la bontà,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">e donala a chi</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">non sa donare.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Scopri l'amore,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">e fallo conoscere</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">al mondo.</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153);">Mahatma Gandhi</span>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-27216351130977953042011-01-02T14:16:00.006+01:002011-01-02T14:29:58.622+01:00LE VERDURE DELL’INVERNO<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBcogfBQJj8658bTQvlp8AhyphenhyphenvaMggSqSki5lIBNov31AFvQTPYv34_lzdJ_iiUDa0AnVcqAwut1fpToFvbTio8RuvL1iNzPKugfUwkXVO3kr8k8Oj0TEt_-hOfTTUL5zWOWLaiyZ0DKHU/s1600/Cavoli_Bassa.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 241px; height: 170px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBcogfBQJj8658bTQvlp8AhyphenhyphenvaMggSqSki5lIBNov31AFvQTPYv34_lzdJ_iiUDa0AnVcqAwut1fpToFvbTio8RuvL1iNzPKugfUwkXVO3kr8k8Oj0TEt_-hOfTTUL5zWOWLaiyZ0DKHU/s400/Cavoli_Bassa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5557580260135693314" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br /><br />Nei mesi invernali il consumo di verdura fresca diventa monotono o piuttosto scarso rispetto alla stagione estiva. Si tratta di una abitudine sbagliata, favorita dalle condizioni climatiche della stagione fredda e dall’aver perso anche il contatto personale con la produzione agro-alimentare. </span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br />I consumatori sono separati dal luogo della produzione del loro cibo. Non era così in passato, quando si mangiava seguendo le stagioni del sole e dei prodotti stagionali della terra. La verdura ricorda l’estate, quasi come se nell’orto invernale non fossero più disponibili ortaggi freschi di grande valore nutrizionale. Esiste, invece, una documentata complementarietà nutrizionale tra i prodotti vegetali dell’orto invernale e la fisiologia del corpo umano durante la stagione fredda. I nutrienti contenuti negli ortaggi invernali proteggono la loro struttura vegetale contro le basse temperature, per resistere alla riduzione della durata e della intensità della luce solare, per superare le variazioni climatiche tipiche dell’inverno. Questi stessi nutrienti ingeriti con gli ortaggi, da mangiare per lo più crudi, proteggono anche l’integrità morfo-strutturale del corpo umano. Ciò che protegge i vegetali, protegge anche l’uomo. Questa è la naturale integrazione vitale tra il corpo umano e il mondo vegetale invernale, da rispettare per vivere in salute. La verdura cruda aiuta il benessere e la funzionalità intestinale. Abbiamo ridotto la verdura ad un piatto di “contorno”, quando invece è un vero e proprio alimento. Scegliamo gli ortaggi seguendo le stagioni del Sole! La Il metodo dieta molecolare pone in grande risalto la sana scelta di mangiare verdura cruda e cotta.<br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br /><br /></span> <div style="color: rgb(0, 102, 0);" align="center"><strong><span style="font-size:100%;">L’ORTO D’INVERNO</span></strong></div> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br /><span style="color: rgb(0, 102, 0); font-weight: bold;">FOGLIE</span><br />Indivia<br />Lattuga<br />Radicchio<br />Catalogna<br />Puntarelle<br />Cavolo Cappuccio<br />Cavolo Verza<br />Cavolo Bruxelles<br />Bieta<br />Spinacio<br />Valerianella<br />Soncino<br />Finocchio (grumolo)<br /><span style="color: rgb(153, 0, 0); font-weight: bold;">FIORI</span><br />Broccolo<br />Cavolfiore<br />Carciofo<br />Cardo.<br /><span style="color: rgb(204, 102, 0); font-weight: bold;">RADICI</span><br />Carota<br />Rapa domestica<br />Barbabietola a radice lunga<br />Scorzonera<br /><span style="color: rgb(102, 102, 0); font-weight: bold;">FUSTO</span><br />Sedano bianco<br /><br /><span style="color: rgb(153, 51, 0); font-weight: bold;">BULBI</span></span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br />Porro<br />Scalogno<br />Cipolla<br />Aglio</span><br /><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Gli ortaggi invernali sono ricchi di fibra alimentare, in particolare di cellulosa e di emicellulosa. Questi due nutrienti favoriscono il tempo di transito intestinale degli alimenti ingeriti. Condizione molto utile per combattere la stipsi, favorita in inverno anche dalla riduzione dell’apporto idrico giornaliero, da una riduzione dell’attività motoria giornaliera e dalle situazioni sociali e di lavoro, tipiche della stagione fredda. Chi soffre di stipsi, di diverticolosi intestinale, di sindrome del colon irritabile, di meteorismo può mangiare verdura cruda, finemente tritata. La verdura cruda è inoltre una ottima fonte di acqua, in particolare durante la stagione invernale, indispensabile per una corretta funzionalità dell’ intestino e del rene.</span> <span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br /><br /><br /><strong style="color: rgb(51, 51, 255); font-weight: normal;"><span style="color: rgb(153, 51, 0);">Da " L'orto invernale " del Prof: Pier Luigi Rossi</span> </strong></span><br /><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><br /></span>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-24667983835841433062010-12-27T18:10:00.005+01:002010-12-27T18:28:36.941+01:00Un nuovo anno per ricominciare con amore per la vita<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgroeNNp0c49cjMwrveNBRURXdTGr9NVDVmQHzvGyqzDGFAjmwA4Sfv9Do-kov-AWVzScmPPIQ26hDK8I2GK9mjygiG3vMycozubZC__VGDnwAkx6qdOrMbVraXDALBE2Dp1EAbsZudlp4/s1600/glitter_auguri_buon_anno.gif"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 268px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgroeNNp0c49cjMwrveNBRURXdTGr9NVDVmQHzvGyqzDGFAjmwA4Sfv9Do-kov-AWVzScmPPIQ26hDK8I2GK9mjygiG3vMycozubZC__VGDnwAkx6qdOrMbVraXDALBE2Dp1EAbsZudlp4/s400/glitter_auguri_buon_anno.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5555414954534318402" border="0" /></a><br />Non posso non riportare le parole di Alessandra Graziottin, che mi hanno fatto riflettere e che io condivido pienamente, sul bilancio dell'anno che sta finendo e sulle speranze ed i propositi per l'anno che sta per iniziare. Spero che queste riflessioni giovino anche a chi passa per il mio blog.<br />Eccole:<br /><br />Pochi giorni ancora e un altro anno ci dirà addio. Lo lasceremo andare: ciascuno con un sentimento dominante, con un’emozione più forte delle altre. Con rabbia, con nostalgia, con sollievo, con un’eco di gioia e gratitudine. O un sottile rimpianto. Qualcuno finisce l’anno con un’impennata di energia festosa, che gli/le fa guardare al futuro con grinta ed entusiasmo. E sono gli innamorati felici, quelli che anche in quest’inverno inzuppato d’uggia e di pioggia hanno il sole dentro. Innamorati perché benedetti da un incontro d’amore, o perché, più fortunati, cromosomicamente innamorati della vita. E son quelli che in qualsiasi disastro – di salute, d’affetti o di lavoro – toccano il fondo, si sentono morire, travolti e percossi dalle onde come un uomo su una nave che affonda. Sopravvivono con la forza della disperazione, o - che è lo stesso - per un caparbio amore per la vita. E, finito lo sconquasso, appesi a una trave nell’immenso mare, mentre il cielo si rasserena e vedono terra da lontano, hanno d’improvviso un’impennata di felicità, quell’allegria del naufrago, che fa dire: ”Ho perso tutto ma sono ancora vivo! E posso ricominciare”. Più forte, più calmo: nulla aumenta la consapevolezza di sé e il senso grande del valore della vita, ma anche il distacco dalle cose e dalle miserie umane, come guardare in faccia la morte. Reale o simbolica. E nulla ci rende liberi interiormente come il rischiare di perdere tutto: certo, se si sa mettersi in discussione, riconoscendo i propri errori, senza tentar di ripetere quello che è già stato. E chi ha fatto naufragio quest’anno, e sta tornando a riveder le stelle, non dice addio solo a un anno, ma a quella parte di sé che si è persa tra le onde. Magari preziosa, ma non essenziale. E da lì può ripartire, con uno slancio e una leggerezza nuovi. Una seconda nascita, più entusiasmante e consapevole della prima.<br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;"> Tanti, i più, sono stanchi: l’anno è stato faticoso e duro, dal punto di vista affettivo ma anche economico. L’onda lunga della crisi morde con morso più duro chi già fa più fatica ad arrivare a fine mese, chi vede il lavoro incerto, chi non si aspetta un sorriso dall’anno che verrà. A ripensarci, per i più questo è stato un anno di guerra: dentro e fuori di sé, nella coppia, nella famiglia, nel lavoro (della guerra sociale e politica in corso, non parliamo nemmeno). E un bilancio diverso, che può spiegare tante stanchezze, è chiedersi: “Quanti giorni ho passato in pace? Quanti in assetto di guerra?” Nulla erode più l’energia vitale dello stato di guerra: e lo stress cronico altro che non è che l’allarme rosso che corpo e mente accendono quando siamo in tensione continua, quando l’adrenalina è a mille, quando il tempo ci divora, quando siamo sempre di corsa. Molti sono in stato di guerra permanente, e non se ne rendono nemmeno conto: eppure è proprio la stanchezza a dirlo, più di ogni parola.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;"> <span style="color: rgb(51, 51, 255);"> Per tentare di cominciare un anno diverso, è essenziale chiedersi: ”Se i giorni di guerra sono stati più dei giorni di pace, quali sono i fronti su cui ho combattuto? Perché ero in guerra? Ho combattuto per qualcosa d’importante, o per ragioni che posso affrontare in altro modo, cercando una mediazione sensibile e intelligente? Se ho perso la guerra, ma sono vivo, come e dove posso ricominciare una vita migliore?”. E per i fortunati, che hanno avuto più giorni di pace, è essenziale capire che cosa li ha benedetti: un figlio desiderato, dopo tanto soffrire; un lavoro entusiasmante, dopo tanto studiare; la serenità di una vita in pensione, piena di interessi e di generosità, dopo tanto lavoro; un amore in cui riconoscersi, con una persona che abbia anima limpida, sentimenti e qualità morali, dopo tanta solitudine o amori ingannevoli; una ritrovata salute, dopo mesi di malattia. E’ essenziale capirlo, per saper restare in tempo di pace, per non sprecare questo stato di grazia. E per essere generosi dell’energia, della positività, della fiducia che i tempi di pace ci regalano. Ai miei affezionati lettori auguro di cuore un anno con più giorni di pace. E più energia, per riassaporare con entusiasmo e gioia la vita.</span></span><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);"> </span><b style="color: rgb(51, 51, 255);">Alessandra Graziottin</b>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-66682822486752371292010-12-19T18:37:00.004+01:002010-12-19T18:40:29.924+01:00Lavoro intenso, strutturalmente variopinto, immaginifico, dalle dinamiche suadenti, capace di rapire l’ascoltatore e accompagnarlo su sentieri orientali e orientaleggianti, <strong>quindi con una forza terapeutica per chiunque si lasci “dimenticare” sul filo dei colori e dei timbri orchestrali</strong>.( Pino Pignatta)<br /><br /><object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/kT3ILorqLL4?fs=1&hl=it_IT"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/kT3ILorqLL4?fs=1&hl=it_IT" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-14580214975144290832010-12-19T18:08:00.004+01:002010-12-19T18:24:52.931+01:00NATALE DEI BAMBINI<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxciQo4Y2ukhW2KXMdgAmz5SCxHPX3A-jHUvLBACP_3WsMRHl91Z7lPlHQtq5GmEj-8FgHDQuqEc21lbIY7IYaHNMXeu96e34ME1HLxdM7R_AGCX4hGbR653RPisfYHn0w2bbscPVdrr4/s1600/Ges%25C3%25B9+Bambino.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 160px; height: 226px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxciQo4Y2ukhW2KXMdgAmz5SCxHPX3A-jHUvLBACP_3WsMRHl91Z7lPlHQtq5GmEj-8FgHDQuqEc21lbIY7IYaHNMXeu96e34ME1HLxdM7R_AGCX4hGbR653RPisfYHn0w2bbscPVdrr4/s400/Ges%25C3%25B9+Bambino.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5552445386137027362" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(0, 0, 153); font-weight: bold;">C'era una volta un bambino di nome Valentino che teneva sempre chiuso il pugno della mano sinistra; anche quando era interrogato dalla maestra si alzava e rispondeva tenendo il pugno chiuso e così faceva anche quando scriveva con la mano destra. Un giorno la maestra chiese a Valentino il perché di questo atteggiamento; lui dapprima non volle rispondere. Poi, siccome la maestra ed anche i compagni insistevano, si decise a svelare il segreto.</span><br /><span style="color: rgb(0, 0, 153); font-weight: bold;">" Il motivo-disse- è perché quando ogni mattina parto da casa per venire a scuola, mia mamma mi stampa sul palmo della mano sinistra un forte bacio e poi mi chiude la mano e mi dice:" Figlio mio, tieni sempre ben chiuso qui nella tua mano il bacio della tua mamma!" - E io, per avere il suo bacio sempre con me, per conservare il mio tesoro, tengo la mano sinistra sempre chiusa.-</span><br /><span style="color: rgb(0, 0, 153); font-weight: bold;">Cari bambini, come Valentino, teniamoci il grande tesoro dell'amore della mamma, ma teniamoci stretti anche l'Amore di Gesù Bambino: conserviamolo gelosamente e non disperdiamolo tra i beni di consumo o fra le carte dei regali. Lui vale di più.</span><br /><span style="color: rgb(0, 0, 153);"> Don Marco</span>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-85935320296902421912010-12-17T19:13:00.004+01:002010-12-17T19:26:21.533+01:00La vera crescita interiore<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyUTw9pPH4qu4eTt0Zbekw3lA7D_gnrP59tp-FAnYFHty8_puTJK1nGJepiE2LNmf8n_Lw4SBidIXFZou2XRTHRv1-IZWlGDu6JI0pMpeoAe5uWW3lNh8x3MXFNdWQS8tmcboalEE5FT0/s1600/bambino.gif"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 239px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyUTw9pPH4qu4eTt0Zbekw3lA7D_gnrP59tp-FAnYFHty8_puTJK1nGJepiE2LNmf8n_Lw4SBidIXFZou2XRTHRv1-IZWlGDu6JI0pMpeoAe5uWW3lNh8x3MXFNdWQS8tmcboalEE5FT0/s400/bambino.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5551719083370048370" border="0" /></a><br /><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:donotpromoteqf/> <w:lidthemeother>IT</w:LidThemeOther> <w:lidthemeasian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:lidthemecomplexscript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> <w:splitpgbreakandparamark/> <w:dontvertaligncellwithsp/> <w:dontbreakconstrainedforcedtables/> <w:dontvertalignintxbx/> <w:word11kerningpairs/> <w:cachedcolbalance/> </w:Compatibility> <m:mathpr> <m:mathfont val="Cambria Math"> <m:brkbin val="before"> <m:brkbinsub 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La famiglia e la scuola hanno un ruolo importante per lo sviluppo interiore del bambino. L'età evolutiva è un'età aperta ad assimilare i valori fondamentali che vengono trasmessi dal mondo adulto. I figli sono come carta assorbente per cui, se vogliamo che essi siano pronti ad affrontare la vita dobbiamo educarli alla verità, alla giustizia e all'amore. </p> <p class="xtestonotizie">I genitori e gli educatori devono aiutarli a coltivare le doti intellettive, spirituali, emotive e fisiche. Solo così essi sapranno usare al meglio e con consapevolezza le proprie risorse in modo corretto e senza sprechi. Come fare per trasmettere questi valori? Come parlare a questi ragazzi che sembrano così indifferenti a tutto? Col cuore, con il buon esempio, con la coerenza da parte di noi adulti. Un rapporto armonico con noi stessi è la premessa per costruire un mondo migliore. </p> <p class="xtestonotizie">Amare significa insegnare ai figli, sin da piccoli, ad osservare delle regole che si basano sul rispetto degli altri; per esempio devono sentirsi parte della propria famiglia rendendosi utili, dando un aiuto e non essere solo spettatori. Ciò significa costruire in loro il senso della generosità, della coscienza etica, della pazienza, dello sforzo gioioso, della capacità di concentrazione, così scarsa oggi, e del rispetto. Insegnare ciò significa mettere il seme dell'amore contrapponendolo alla noia che genera violenza, sempre all'interno dei cambiamenti culturali e sociali. Esistono nuovi simboli, miti e riti. </p> <p class="xtestonotizie">Il nucleo familiare è cambiato: entrambi i genitori lavorano, l'attenzione dedicata ai figli, per quantità e qualità di rapporto, è spesso carente o sbilanciata. I figli sempre più spesso "unici" vengono riempiti d'ogni possibile attenzione sotto forma di cose acquistate, ma non sotto forma di dialogo, attenzione, gioco comune, ascolto. Sono sorti nuovi fattori di rischio legati ai nuovi stili di vita, all'ambiente, all'emarginazione urbana, alla diversificazione culturale generata dall'immigrazione. Sono in aumento verticale la violenza minorile e gli incidenti ad essa legati. In aumento anche il suicidio in età adolescenziale, tra i tanti certamente il segno drammatico di un grave stato di malessere. </p> <p class="xtestonotizie">In questa breve nota percorriamo la strada che ha portato allo sviluppo del bambino tecnologico, una strada che evidentemente rischia di rendere meno efficace la nostra azione di genitori e di educatori se dimentica o trascura il bambino da amare. Solo così, infatti, gli operatori e gli educatori saranno in grado di garantire quell'armonia e unità d'intenti che produce la qualità dando significato alla parola amore. La vita di domani dipenderà dalla capacità che il bimbo ha di amare la vita oggi. I bambini di oggi sono più svegli, intuitivi, carichi di energia; aiutiamoli ad utilizzare tali risorse al meglio. Dobbiamo risvegliare la sensibilità, per favorire il bambino, ma anche per vivere meglio noi stessi nel giusto equilibrio tra progresso e tradizione.<br /></p><p class="xtestonotizie">Evi Crotti<br /></p><h1 class="titolo_articolo" style="margin-bottom: 5px;"><br /></h1> <div id="info_articolo" class="info_articolo" style="margin-top: 9px;"><br /></div>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2739613393189844741.post-42377606519701984872010-12-08T15:29:00.004+01:002010-12-08T15:43:42.474+01:008 dicembre , giorno dell'Immacolata<span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">Ave, Signora, santa Regina,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">santa Madre di Dio,Maria,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">che sei vergine fatta Chiesa</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">ed eletta dal santissimo Padre celeste,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">che ti ha consacrata</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">insieme col santissimo suo Figlio diletto</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">e con lo Spirito Santo Paraclito;</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">e ogni bene.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">Ave, suo palazzo,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">ave, suo tabernacolo,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">ave, sua casa.</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">Ave, suo vestimento,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">ave, sua ancella,</span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">ave, sua madre. </span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;"> </span><br /><span style="color: rgb(153, 51, 153); font-weight: bold;">Francesco d'Assisi</span>maria caterinahttp://www.blogger.com/profile/14870976586571010060noreply@blogger.com0