E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

sabato 2 agosto 2008

Antica saggezza orientale

Abbi cura di questo giorno,


perchè esso è la vita


L'essenza della vita. Nel suo breve corso giacciono tutte


le realta' e le verita' dell'esistenza la felicita' della crescita


lo splendore dell'azione,la gloria del vigore


Perchè ieri non è che un sogno


e domani è solo una visione


vissuto a fondo


fa di ogni ieri un sogno di felicita'


e di ogni domani una visione di speranza.


Abbi ben cura,quindi


di questo giorno.

La mia vita è un tesoro (C. Reinbolt)

La mia vita è un tesoro,ma io troppo spesso lo dimentico!
Una mano tesa,un sorriso che viene offerto,
una parola sincera,un'attenzione,uno sguardo.....
Ho tanto amore da donare: ecco il mio tesoro!

La mia vita è un tesoro,ma io troppo spesso lo dimentico!
La bontà che illumina i volti,la pace del cuore che rassicura,
il perdono che allontana l'odio,
il rispetto più forte di qualsiasi pregiudizio.......
Ho tanto amore da donare: ecco il mio tesoro!

La mia vita è un tesoro ,ma io troppo spesso lo dimentico!
La pazienza e la dolcezza,la tenerezza e l'affetto,la verità e il coraggio,
la giustizia e la condivisione....
Ho tanto amore da donare: ecco il mio tesoro!
Il tesoro che fa della mia vita una bellissima canzone!

Trova il tempo ( Saggezza irlandese )

Trova il tempo per lavorare:è il prezzo per riuscire.

Trova il tempo per riflettere: è la fonte della forza.

Trova il tempo per giocare:è il segreto della grandezza.

Trova il tempo per leggere: è la base del sapere.

Trova il tempo per essere gentile: è la strada della felicità.

Trova il tempo per sognare: è il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo per amare: è la gioia vera della vita.

Trova il tempo per essere felice:è il sentiero della libertà.

Trova il tempo per pregare: è la musica dell'anima.

In ferie con la libro-terapia


Un libro per amico? Non solo. Un libro anche come terapia, da mettere in valigia perché la vacanza sia più rigenerante, per l'anima e non solo per il corpo. I libri sono spartiti misteriosi: ognuno può trovarvi la musica su cui accordare il proprio cuore. Possono aiutarci, e molto, ad ogni età, perché fanno vibrare le nostre corde più profonde. Per i bambini, si sa, le amate e universali fiabe hanno una capacità straordinaria: dar voce a sentimenti, emozioni, desideri, paure, che il piccolo non riesce ad esprimere a parole. Attraverso la rilettura, o il riascolto se il bambino è fortunato da avere un adulto che ami leggergli le fiabe il piccolo rivive nel suo immaginario il sogno di quella storia.
L'identificazione è immediata. E nella soluzione positiva il bambino scopre e ritrova quello straordinario strumento di fiducia nella vita che è la speranza: il credere con il cuore che anche i momenti difficili passeranno, che attraverso le difficoltà si diventa più forti, e che alla fine il bene trionferà. In un mondo sempre più disperato, nutrire (anche) con buone fiabe la fiducia nella vita è essenziale. Ed è un atto etico. L'antidoto più forte a quella seduzione suicida che poi travolge tanti nostri ragazzi nell'adolescenza. Anche i genitori affannati durante l'anno dovrebbero trovare, almeno in vacanza, il gusto e il tempo di leggere delle fiabe ai loro figli piccoli: come un tempo dedicato a se stessi, oltre che al bambino. Perché attraverso la scelta di una fiaba, più amata di altre, il bambino dà all'adulto la chiave per capire meglio il suo cuore, le sue paure, i suoi segreti, i suoi sogni. Il Gatto con gli stivali dà voce al bisogno di autonomia del bambino, ma anche alla sua capacità di reagire ad un situazione percepita di abbandono o comunque di minore attenzione, trovando una soluzione positiva e un po' magica a problemi difficili. Cappuccetto rosso invita all'attenzione e all'autoprotezione, perché i lupi, si sa, stanno dappertutto. Hansel e Gretel possono esprimere la sofferenza di bambini inseriti in nuove famiglie, più o meno allargate, in cui non si trovano benissimo, dopo la separazione dei genitori Per non parlare delle molte corde che sa suonare l'amatissimo Harry Potter.Per gli adolescenti, purtroppo, la lettura è oggi in caduta libera: colpa delle famiglie teledipendenti, nelle cui case i libri sono scomparsi, di una scuola che non sa trasmettere il piacere della lettura come terra del sogno e del sublime, e di biblioteche pubbliche che, con qualche eccezione, non sanno portare i ragazzi a (ri)assaporare il piacere di leggere, segnalando dei romanzi giusti, per appassionare. O raccolte di racconti, per coinvolgere stuzzicando l'attenzione su temi e orizzonti di versi. Un buon libro potrebbe invece aiutare moltissimo un ragazzo: perché un racconto che ci appassioni fa da specchio ai nostri desideri. Aiuta a riflettere, dando un'eco universale a sofferenze e preoccupazioni che credevamo solo personali. Fa uscire dalla solitudine nel momento in cui un protagonista parla come se noi stessi avessimo scritto quel testo. La lettura di un buon libro fa risentire sapori, odori, orizzonti di vita e luoghi d'altri tempi. Consente un'immedesimazione che può portarci fuori dal tempo, con un gusto profondo, come mi succedeva nei pomeriggi d'estate divorando i libri della biblioteca dei nonni. Il primo nome di un tumore (Epitelioma, si chiama, epitelioma), l'ho incontrato a dodici anni, nel racconto di Pirandello L'uomo dal fiore in bocca. E quel misto di attrazione, di passione, di voglia di vita e angoscia di morte che la donna sentiva per il protagonista ha attivato certamente riflessioni profonde che si sono poi continuate fino ad una netta scelta professionale. Un libro è maieutico, quando ci rende più chiare aspirazioni essenziali, ideali, percorsi di vita che vorremmo rifare, nel modo coinvolgente e profondo con cui solo un racconto o un romanzo può fare. Per un ragazzo, è un regalo strepitoso, quando dal magma di emozioni confuse anche un libro aiuta a sentire più chiaro il destino, e più forte il futuro che merita vivere. Fino a riuscire a sentire: So pensare, so digiunare, so aspettare come diceva Siddharta, nell'intramontabile libro omonimo, scritto da Hermann Hesse. Quanti, giovani e meno giovani, sanno vivere oggi questi tre strumenti principe per un'esistenza consapevole?

Certo, un libro può anche, semplicemente, consolare, divertire, rilassare, emozionare in modo struggente. E regalarci modi diversi di rapportarci al mondo, e anche alle vacanze. Per chi si concede una pausa in montagna, per esempio, è un ottimo compagno di viaggio l'eccellente raccolta di Racconti di montagna, a cura di Davide Longo (Einaudi). Dice il curatore:Le storie che cercavo dovevano essere toccate dalla montagna, più che abitarla. I loro protagonisti dovevano vivere l'esperienza della rarefazione cui la montagna obbliga l'uomo: rarefazione dell'aria, dei suoni, degli incontri, ma soprattutto del tempo. Perché la montagna ci obbliga in primo luogo a prendere atto di questa feroce verità: il tempo esiste, è il centro della nostra vita, ma non è fatto a nostra immagine e somiglianza. Ed ecco racconti che ci portano dal monte Fuji agli Urali, dal Kilimangiaro alle montagne delle nostre Alpi, a mangiare (in senso metaforico), la carne dell'orso: Il sapore di essere forti e liberi, liberi anche di sbagliare e padroni del proprio destino, come scrive Primo Levi nel suo struggente racconto Ferro, incluso in questa raccolta. Che si conclude con l'ispirata Ascesa al Monte Ventoso del Petrarca. Così, tranquillamente seduti con lo sguardo sui monti, si può viaggiare nell'arte, nella bellezza di parole ed emozioni, nella letteratura, e dentro la propria anima, per riscoprire emozioni dimenticate. Perché, diceva Marcel Proust, un lettore non legge i miei libri, legge se stessoUn bel libro ci consente anche un viaggio nel tempo e nello spazio, in cui cambia il contesto storico e anche questo, in sé, è appassionante, come nello splendido Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar ma le emozioni sono universali. E anche l'invecchiare può ritrovare tutta la sua dolcezza penso a Ogni passione spenta, di Vita Sackville West - inquietudine o malinconia.In questa pausa estiva, regaliamoci una passeggiata dal libraio: uno shopping a basso costo e dal potenziale immenso, di piaceri sottili e di emozioni, che ci fanno ridere o sognare, abitando mondi diversi, e intanto ci alleggeriscono il cuore.

Alessandra Graziottin

www.alessandragraziottin.it

Anima


" Anima mia,canta e cammina.
E anche tu , o fedele,chissà di quale fede;
oppure tu,uomo di nessuna fede;
cammineremo insieme
e l'arida valle si metterà a fiorire.
Qualcuno,colui che tutti cerchiamo,
ci camminerà accanto."

David Maria Turoldo

I Figli

I vostri figli non sono vostri figli.
Sono figli e figlie del desiderio ardente
che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono per mezzo di voi,
ma non da voi.
E benché siano con voi,
non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore
ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete dar alloggio ai loro corpi,
ma non alle loro anime,
poiché le anime
dimorano nella casa del domani,
che voi non potete visitare
nemmeno nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere come loro:
non cercate però di renderli come voi.
La vita, infatti, non torna indietro
né indugia sul passato.

Voi siete gli archi
dai quali i vostri figli
come frecce viventi son lanciati.
L’arciere vede il bersaglio
sul sentiero dell’infinito
e vi piega con la sua potenza
perché le sue frecce
volino veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con gioia
dalla mano dell’Arciere;
poiché come egli ama la freccia che vola
così ama pure l’arco che è ben saldo

Gibran

Il "bancomat parlante",un aiuto per i non vedenti

Grande novità nei bancomat milanesi, infatti da oggi le persone non vedenti e ipovedenti potranno prelevare autonomamente dei soldi anche ad un passo dal Duomo: è stato infatti inaugurato stamani alla filiale di via Santa Margherita del Monte dei Paschi di Siena un 'bancomat che parla' appositamente attrezzato.

A collaborare all'iniziativa col Gruppo Montepaschi è L'Unione italiana ciechi.

L'utilizzo dello sportello è semplice: l'utente dovrà prima collegare una cuffia all'apposita presa jack nel pannello del bancomat e poi dovrà farsi guidare da una guida vocale che lo accompagnerà attraverso menù e sottomenù per procedere al prelievo.


Questa mattina Franco Lisi, un non vedente, è stato il primo a provare il nuovo sportello: ''Sono soddisfatto - ha detto Lisi - E' una procedura semplice e lineare. E' importante per noi ciechi sapere di poterci muovere autonomamente''.

Otto sportelli su dieci del Gruppo Montepaschi in Lombardia sono già abilitati a questo genere di operazioni (in tutta Italia sono il 75%) e il direttore della filiale Michele Catarsi, presente all'inaugurazione, tiene a precisare che per la Mps un'iniziativa del genere è un punto d'onore: 'Siamo da sempre attenti a questi temi - spiega Catarsi -, basti pensare che da 7 anni abbiamo aperto uno sportello per sordomuti.

Contiamo di abilitare entro l'anno il 100% dei nostri sportelli in Italia''.

Fonte: Il Giornale