E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

domenica 29 giugno 2008

Amori spenti


Entrando in chiesa, spesso mi tornate alla memoria: così belli, così commossi, così luminosi tra fiori e luci nel giorno del matrimonio. Conservo ancora il vostro libretto di nozze che parla di Nido d'amore. Ora è già arrivato il freddo inverno.

Io mi domando: "Ma io che cosa ho fatto, dopo quel giorno per voi? E Tu, Signore - scusa - che cosa hai fatto? Hai dato un bel progetto: non è bene che l'uomo sia solo - I due saranno una sola carne!"

Vi siete sposati con amore, ma ora vi vivete accanto senza felicità. Avete sognato insieme spese e progetti; sono rimasti solo i sacrifici e la noia.

E' sparita la trasparenza dei primi tempi, che vi rendeva felici come bambini; quando dormivate abbracciati e nessuno poteva vivere senza l'altro. Qualcosa si è lacerato dentro di voi. Avete tentato di ritornare indietro, di parlarvi, di perdonarvi ma ognuno è stato capace di dire: per tua colpa, non per mia colpa. E ora siete rassegnati e confusi. Non credete più ai vostri ricordi d'amore e agli insegnamenti del Corso Fidanzati. Sentite di aver fallito, ma non c'è una via d'uscita?

Gesù Eucaristico, parla Tu al loro cuore:

"Cari amori spenti, non vi è venuto il sospetto che io sono qui proprio per rispondere ai problemi che nascono dalla vita? Dovete scoprire questa mia presenza. Fermatevi, costringetevi a sostare, imponetevi un silenzio anche dalle amarezze o dalle ragioni personali. Rientrate in voi stessi e mettetevi in ascolto di me.

Io sono qui a disposizione perché mi troviate.
Io sono silenzio: non riempitevi di troppe parole.
Io sono fedeltà: non dimenticate quell' amore e quel sì detto un giorno con me.
Io sono perdono: ditevelo anche voi (Oggi sarai con me...)
Io sono presente (mi chiamano la Divina Presenza): non disertate la casa, la cena, il talamo.
Io tornavo da risorto a dire a quei freddi amici: Pace - a chiamare per nome : Maria, Tommaso - a dire: proviamo a rigettare le reti o a rileggere le Scritture.

Nella mia Resurrezione sempre si può ripartire.

Non capite che non tutto è perduto, che potete ritrovarvi, dopo il buio, per un nuovo mattino di luce?

E sarete ancora capaci di amore, di pazienza, di perdono; di prendere la vita come compito, come responsabilità, come spazio di penitenza; e se non fuggirete per paura, troverete il gusto di portare la Croce dietro di me come il cireneo. E là, dove tutto era perduto, lacerato, fatto a pezzi, può ricominciare qualcosa.

Se io, Gesù, non fossi in grado di darvi questo, non sarei qui nell'Eucaristia. Non mi sono fermato ad alimentare devozioni ma per dare vita, per farla rifiorire dove si è spenta, per infondere un senso nuovo là dove tutto era diventato insignificante, per riaccendere con la mia luce amori creduti da voi spenti perché forte come la morte è l'amore: qui l'amore è firma di Dio.

Venite ad imparare a dire con me: Ti voglio tanto bene che mi lascio mangiare da te. Io lo faccio sempre perché amare è consegnarsi, perdersi per nutrire l'altro.

Le difficoltà siano come il vento: alimentino il grande fuoco.

Troppi ritengono che amore significhi essere amati anziché amare; e non ritirare mai l'amore promesso, per questo sarai fedele: L'ho promesso al Signore, ti amerò. E Dio ti aiuterà.

P.S.: Cerca chi può aiutare il vostro amore, non le tue ragioni. Se è la vostra relazione che è andata in crisi, cerca chi è esperto in relazioni e non chi è esperto in spartizioni o serenità individualiste. Nella rottura non c'è mai un vincitore: si rimane a piedi entrambi. Quante sofferenze difficili dopo le rotture facili!
Venite a imparare l'amore presente e discreto davanti all' Eucaristia!"
Tu che togli il peccato,
Tu che lasci la pace,
Tu che sei versato per noi, vieni!

Fonte www.santabertilla.it Una cartolina domenicale di Don Marco

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