E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

martedì 24 marzo 2009

Droga, il male oscuro dei nostri figli


La società civile assiste in modo passivo a un fenomeno che non rappresenta più un’eccezione o una curiosità, ma una generalizzazione: il mondo della droga sta penetrando fra i giovani. Ormai i segnali di questa diffusione sono molteplici. La polizia continua a sequestrare importanti quantità delle droghe più varie: dalla cannabis all’eroina. Evidentemente se le quantità sono dell’ordine delle tonnellate significa che il commercio è veramente elevato. Le indagini dell’Istituto Mario Negri indicano che a Milano ad un solo collettore delle fogne si ritrova ogni giorno l’equivalente di 30.000 dosi di cannabis, 10.000 dosi di cocaina per citare solo due droghe. Queste dosi aumentano significativamente durante il fine settimana arrivando ad esempio per la cocaina alle 15.000 dosi. Quantità certamente impensabili in tempi relativamente recenti. Gli stessi ragazzi riportano senza reticenza che si può trovare tutto: sigarette, alcool, cannabis, anfetamine, cocaina, eroina, sono disponibili sul percorso per arrivare a scuola, nei locali di ritrovo, su Internet e, naturalmente, nelle discoteche.
Per non parlare di altri preparati che si stanno introducendo in modo surrettizio. Sono in circolazione bustine con i nomi più diversi che vengono vendute come se fossero utilizzate per profumare gli ambienti. In realtà sono estratti vegetali che vengono poi impiegati, in base alle informazioni diffuse da Internet, come sigarette da fumare. Sono difficili da bloccare perché non contengono cannabis, né i principi attivi presenti in questa droga; contengono invece altre sostanze chimiche che agiscono sugli stessi recettori celebrali su cui esercita il suo effetto la cannabis attraverso i tetraidrocannabinoli. Con queste nuove preparazioni fumare una sigaretta è come fumarne 4 o 5 a base di cannabis. Le droghe classiche sono ormai così tanto diffuse e disponibili da influire sull’età in cui se ne inizia l’utilizzo, età che sta diminuendo in modo impressionante. Si comincia con l’alcool molto presto, poi si passa alle sigarette e non è raro il caso dei ragazzini di 13 anni che sono già stati iniziati alla cocaina. In questo senso sono state cruciali le strategie della criminalità che hanno puntato alla maggiore diffusione diminuendo i prezzi. Così acquistare una dose è ormai alla portata di tutti perché una dose costa quanto una pizza. Che cosa succederà in futuro non è difficile da immaginare, dato che gli effetti tossici delle varie droghe saranno di intensità maggiore in un organismo in via di accrescimento e perciò particolarmente fragile e delicato. Purtroppo gli argomenti deterrenti che riguardano la salute non hanno grande presa sui “giovanissimi” e perciò hanno scarsa possibilità di essere efficaci. Anche la repressione ha purtroppo i suoi limiti considerando che l'industria criminale si espande e diventa sempre più ricca e quindi più capace di corrompere. Bisogna quindi rivolgere tutta l’attenzione ad un lavoro educativo senza sosta che non avrà effetto immediato, ma se ben condotto, sarà probabilmente l’unico modo per migliorare la situazione. Le famiglie devono essere le prime “dighe” attraverso la consapevolezza che l’accostamento alla droga avviene già alle scuole elementari. Devono fare attenzione e cercare di intervenire al primo accenno di interesse per la droga. La scuola deve essere presente attraverso la preoccupazione dei suoi insegnanti. Anche i sacerdoti hanno il loro ruolo, ma in particolare sono gli “idoli” dei ragazzi che si devono mobilitare: cantanti, campioni dello sport, personaggi virtuali del mondo dei giochi devono sentire la responsabilità della loro influenza attraverso l’esempio e i messaggi che possono inviare. Non bisogna trascurare la possibilità di agire su Internet che oggi rappresenta un’importante via di spaccio che in qualche modo deve essere controllato. Infine è necessario un coordinamento generale che deve far capo al nuovo dipartimento per la lotta alla droga costituito presso la Presidenza del Consiglio. Le sue direttive devono estendersi al livello regionale e provinciale formando una vasta rete di interventi che rappresenti una forte risposta della società civile a un criminoso attentato allo sviluppo delle nuove generazioni.
Silvio Garattini



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