E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

martedì 5 ottobre 2010

La "torta de pomi imbriaghi"


Dolce buonissimo la "torta de pomi imbriaghi". Si tagliano 5 mele a fettine e si mettono a macerare in una terrina con due bicchierini di buon rum. Intanto si impastano bene 300 grammi di farina con 200 grammi di zucchero, un uovo, 100 grammi di burro morbido, una bustina di lievito,un pizzico di sale.
Quando l'impasto è bene amalgamato si aggiungono le mele e si rimescola il tutto. Si mette la pasta in una tortiera imburrata e si cucina in forno già caldo a 180 gradi per 40 minuti. Una volta cotta si sforna, si cosparge di zucchero e di buccia di limone gratuggiata.
Favolosa a tutte le ore.
E' una ricetta di Mario "Barba"

lunedì 4 ottobre 2010

Torta di castagne




Si stemperano e s’impastano 500 g di farina di castagne ed un pizzico di sale con 800 g di acqua fredda aggiunta poco alla volta e cercando di non creare grumi; si aggiunge olio d’oliva (50 g), pinoli interi, noci, mandorle o nocciole a pezzetti, uva passita (rinvenuta nel latte per 1-2 ore e poi infarinata) o canditi; si versa la farinata in teglia , unta d’olio, per un’altezza massima di due centimetri; si ricopre con due cucchiai d’olio e s’inforna; per chi cuoce nel vecchio forno a legna si raccomanda di cuocere tra due fuochi.
Fonte

Semifreddo di yogurt


Ingredienti:
kg. 1 di yogurt
hg. 2 di mascarpone
un pacchetto di pavesini + una piccola confezione contenuta in un altro pacchetto

Mescolare molto bene lo yogurt con il mascarpone
in una teglia alternare uno strato del composto con uno di pavesini e continuare così
terminando con lo yogurt

Se si sceglie lo yogurt ai cereali, sopra ogni strato di yogurt si possono spargere delle lamelle di cioccolato gratuggiato; se si preferisce lo yogurt ai frutti di bosco , si spargeranno dei mirtilli,delle fragoline .... si può adattare la ricetta accompagnando con pezzettini di frutta a seconda dello yogurt scelto.
Il risultato è sempre ottimo! E' un semifreddo di sicura riuscita e si fa sempre bella figura. E' buonissimo. Logicamente occorre tenerlo in frigo almeno sei ore.

sabato 2 ottobre 2010

Tour virtuale dei musei di Venezia



Dal 23 settembre su maps.veniceconnected.it , e parallelamente anche sul sito della Fondazione Musei civici di Venezia , è possibile ruotare, ribaltare, zoomare, esplorare in ogni angolo, con una prospettiva a 360º, le opere di ben cinque degli undici musei veneziani: oltre a Palazzo Ducale, anche Ca' Rezzonico, Ca' Pesaro, il Museo di Storia Naturale e la Torre dell'Orologio. In una seconda fase saranno rese disponibili anche le riprese di Museo Fortuny, Museo Correr, Museo del vetro, Casa Goldoni, Museo di Palazzo Mocenigo e Museo del merletto.

lunedì 27 settembre 2010

sabato 18 settembre 2010

Quando si dice: la forza della Natura!

L'albero per crescere durante i suoi trecento anni ha spaccato a metà un grande masso ( visto in Sardegna )

giovedì 16 settembre 2010

LastFm, tutta un'altra musica!
Dimmi che musica ascolti e… scoprirai nuova musica e nuovi amici!
Potrebbe essere questo il motto di LastFm, un sito dedicato a tutte le persone che non possono fare a meno della musica e che non si accontentano di ascoltare sempre gli stessi brani.
Per poter usufruire dei servizi, quasi tutti gratuiti, offerti dal sito, è sufficiente registrarsi. Una volta creato il vostro profilo, nel quale potrete indicare quali sono i vostri artisti preferiti o che generi di musica amate ascoltare, non vi resta che scaricare sul vostro pc lo Scrobbler, un software che vi consentirà di scoprire nuova musica in base ai vostri ascolti.
In pratica, ogni volta che ascoltate un brano musicale dal vostro computer e siete collegati alla rete, lo Scrobbler invierà a LastFm un piccolo messaggio per segnalare il brano che state ascoltando. Potrete così ottenere all'istante tutte le informazioni che desiderate sul brano e sull'artista che lo canta, guardare le immagini e i video collegati, conoscere le classifiche relative al brano o all'album selezionato o quali sono gli altri utenti che hanno gusti simili ai vostri. A partire dalla musica che ascoltate, inoltre, riceverete suggerimenti che possono aiutarvi a scoprire nuova musica. Naturalmente tutti i brani ascoltati possono essere commentati, taggati, consigliati agli amici, classificati in playlist personalizzate.
Non mancano infine un calendario aggiornatissimo su tutti gli eventi musicali in programmazione in Italia e, limitatamente ai festival, anche in Europa, ricercabili anche per data, genere musicale, località, e un'ampia area Community per confrontarsi con gli altri utenti ed essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze musicali.

Visita il sito http://www.lastfm.it

Settimana europea della mobilità 2010

Disegno stilizzato di un uomo in bicicletta
La Settimana europea della mobilità 2010 si svolgerà dal 16 al 22 settembre in tutta l'Unione Europea.

La Città di Venezia aderisce anche quest'anno alla Settimana con iniziative che vedono la partecipazione di amministratori, associazioni, cittadini e determinano l'avvio di nuove opportunità per la mobilità sostenibile nella nostra città.

Quest'anno la Settimana ha come slogan "Travel smarter, live better" (Muoviti in modo più intelligente, vivi meglio). A Venezia queste parole diventano un ulteriore impulso all'uso della bicicletta negli spostamenti urbani.
Per il programma delle iniziative leggi qui

mercoledì 15 settembre 2010

auguri


click to create your own

domenica 12 settembre 2010

Scoprire Venezia

Donne celebri della Serenissima: Caterina Cornaro
Il primo esempio di donna veneziana colta, aperta al mondo e che tra l'altro contribuì al predominio della Serenissima nel Mediterraneo ed in Europa fu Caterina Cornaro (1454-1510). Figlia del veneziano Marco Corner (italianizzato in Cornaro) e di Fiorenza Crispo, apparteneva a una delle famiglie più ricche ed influenti della Serenissima. Venne educata in monastero a Padova fino all'età di 14 anni. Fu prescelta tra le donne più in vista della Serenissima come sposa del re di Cipro e di Armenia Giacomo II di Lusignano detto il Bastardo (1438-1473) che fu arcivescovo di Nicosia nel 1456 e, dal 1460 al 1473, re di Cipro.
Nel 1468 Giacomo II di Cipro sposò per procura Caterina Cornaro; solo nel 1472 Caterina venne condotta a Famagosta, sull'isola di Cipro, dove furono celebrate nozze sontuose. Un anno dopo il re morì a causa di una strana malattia dovuta ad uno strapazzo di caccia, poco prima della nascita del suo erede Giacomo III, che a sua volta morì l'anno successivo di febbri malariche. Questo fece sì che l'intera eredità dei Lusignano passasse nelle mani della Regina Caterina.
Subito dopo la morte di Giacomo II, a Famagosta scoppiò una sommossa fomentata da più parti per sostituire a Caterina l'erede "legittima" Carlotta (1444-1487), figlia di Giovanni II di Lusignano (1418-1458), sorellastra di Giacomo II e maritata a Ludovico di Savoia.
A questo punto Venezia intervenne dirigendo la politica di Caterina, che governò su Cipro assistita da un Consiglio di Reggenza, dallo zio Andrea Corner e da due cugini. Cipro cadde quindi sotto l'influenza della Serenissima.
Decisi nel volersi liberare dal dominio veneziano, nella notte del 13 novembre 1473, dei nobili catalani appoggiati dal vescovo di Nicosia, penetravano nel Palazzo Reale e nella stanza stessa della Regina assassinando lo zio Andrea, il cugino Marco Bembo, il medico ed un domestico. Venezia rispose inviando dieci galee agli ordini del Provveditore Vettor Soranzo. Le truppe da sbarco catturarono i nobili dissidenti al soldo del re di Napoli e del Duca di Savoia.
Alla morte del figlio Giacomo III, nel 1474, il suo posto fu preso dalla stessa Caterina, che regnò dal 1474 al 1489. Le fu attribuito dal Senato veneto l'appellativo di "Figlia adottiva della Repubblica" onore mai tributato a nessuna donna prima di lei.
Nell'ottobre 1488 fu scoperta un'altra congiura, ordita ancora dai nobili catalani. Venezia represse di nuovo la ribellione e decise di richiamare Caterina costringendola ad abdicare a favore della Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata che nel caso di disobbedienza sarebbe stata spogliata di tutti i privilegi e sarebbe stata trattata come ribelle. Il 26 febbraio 1489 avvenne l'atto ufficiale dell'abdicazione di Caterina in favore della Serenissima. Il 18 marzo, vestita di nero, la regina lasciò per sempre l'isola.
Venezia accolse la sua figlia in maniera trionfale. Sedette sul Bucintoro accanto al doge Agostino Barbarigo e fu nominata domina Aceli (signora di Asolo), conservando tuttavia anche negli atti ufficiali il titolo e il rango di regina. Sul territorio di Asolo, Caterina aveva gli stessi poteri del doge. Unici limiti: non poteva far subire ai sudditi nessun onere o angheria e non poteva ospitare chi non fosse gradito al doge. Da allora ogni anno a Venezia si ricorda con la Regata Storica l'accoglienza riservata dalla Serenissima alla Regina di Cipro.
Caterina richiamò alla sua corte artisti e letterati, tra cui Giorgione, Lorenzo Lotto, Pietro Bembo, (che qui ambientò Gli Asolani). Nel 1509, all'avanzare delle truppe imperiali di Massimiliano I d'Asburgo, si rifugiò a Venezia. Ritornata nel suo castello e tra gli asolani che tanto l'amavano, fuggì di nuovo quando le truppe tedesche si affacciarono alle porte di Altivole.
Caterina Cornaro morì il 10 luglio 1510 e venne tumulata nella Chiesa dei Santi Apostoli. Tale fu la folla che volle partecipare al rito funebre che i Provveditori fecero costruire un ponte di barche da Rialto a Santa Sofia per permettere un migliore deflusso. La salma rimase solo pochi anni nella chiesa dei Santi Apostoli perché, a causa della costruzione della nuova chiesa, nel 1575 venne trasferita nella Chiesa di San Salvador, dove tuttora riposa.ù
Fonte

domenica 5 settembre 2010


Questa composizione è stata definita da Pino Pignatta un viaggio straordinario attraverso la musica che cattura dall'inizio alla fine l'ascoltatore, lo prende per mano, lo porta con sè, lo accompagna sui territori sconfinati dell'immaginazione.
Buon ascolto

La cura dell'uva ( ampeloterapia )


L’uva è il frutto di questo periodo, contiene glucosio e molti nutrienti utili per il metabolismo cellulare come polifenoli, catechine, quercetina, flavonoidi, antocianine. Nomi scientifici difficili, ma di grande utilità per la salute dei nostri organi. In particolare l’uva nera è ricca di resveratrolo. Tutti questi nutrienti sono potenti anti ossidanti, sono efficaci protettori contro l’inquinamento cellulare estivo di radicali liberi dell’ossigeno. Questi prodotti di scarto delle cellule sono responsabili di gravi danni ai cromosomi, alle cellule, fanno invecchiare prima e sviluppano processi di decadenza estetica e degenerazione funzionale degli organi vitali. I principi nutritivi contenuti nell’uva svolgono una decisa azione contro i radicali liberi dell’ossigeno e quindi proteggono cellule e organi. La cute ottiene un vantaggio netto dalle molecole benefiche contenute nell’uva.

Questa cura va eseguita al termine dell’estate! Durante il periodo estivo il corpo umano tende a produrre una dose maggiore di radicali liberi dell’ossigeno. Prima della stagione fredda l’organismo va protetto! In passato lo avevano capito attraverso l’esperienza diretta. Oggi si conosce il motivo scientifico della efficacia della cura dell’uva : blocca l’azione negativa sulla salute delle molecole tossiche prodotte durante l’estate !
La cura dell’uva consiste nel mangiare quattro volte al giorno uva nera, meglio appena colta, al netto degli scarti.
A pranzo oltre all’uva nera occorre mangiare una cruditè di ortaggi freschi di stagione a piacere senza indicazione di peso, condimento 15 g di olio extra vergine di oliva.
A cena consiglio di iniziare con un piatto di cruditè stagionali a piacere con porzione libera, un piatto proteico, seguito da una porzione libera di verdura cotta di stagione con 15 grammi di olio extra vergine di oliva, 30 (donna) 50 (uomo) grammi di pane integrale di frumento tenero o di segale
La cura dell’uva va associata a terapia idrica con due bicchieri di acqua al mattino e alla sera e un bicchiere di acqua minerale ogni ora. Consiglio di bere prima di ogni pasto (vedere il motivo su articolo Acqua e Peso Corporeo),

E’ consigliata acqua minerale con residuo fisso secco superiore a 500 mg /litro e una dose di ioni bicarbonato superiore a 600 mg/litro (controllate etichetta bottiglia). La cura dell’uva non è consigliata a persone con diabete. La cura dell’uva si può eseguire per due giorni, meglio il sabato e domenica. Durante i giorni dell’uva si ha una forte diuresi giornaliera, utile per eliminare ritenzione idrica. I carboidrati vengono forniti dall’uva, le proteine dagli alimenti della cena, i lipidi dall’olio extra vergine di oliva e dai vinaccioli contenuti nei chicchi ben triturati durante l’assunzione dell’uva nera. I minerali e le vitamine dall’uva, dalla verdura e ortaggi crudi e freschi di stagione. Il fegato va incontro ad una sana fase di “scarica” di glicogeno e di grassi. Si depura e riattiva il metabolismo. Con la cura dell’uva il fegato si prepara all’entrata dell’autunno quando la riduzione della durata delle giornate e della intensità della luce solare porterà a mangiare una maggiore dose di carboidrati. La cura dell’uva la si può eseguire per tutte le settimane che si vuole fino a quando è disponibile uva nera fresca e appena colta. Ogni parte di Italia ha propri vitigni di uva nera, Va scelto il vitigno della propria terra.

Per saperne di più

mercoledì 25 agosto 2010

Lo sport come bene-essere


Lo sport è fonte di benessere per tutti, ma soprattutto per i ragazzi che, proprio per la loro età, stanno vivendo la crescita. Valorizzare lo sport significa aver capito che esso è necessario per uno sviluppo armonico sia fisico che psichico; i vantaggi sono molteplici, ma soprattutto esso fa da sostegno al genitore nell'educazione.

Conoscere le vere caratteristiche di personalità e le attitudini del ragazzo è il primo passo verso una corretta educazione anche allo sport.

L'adolescenza è un'età difficile proprio per i passaggi repentini che il ragazzo vive e che spesso subisce. L'attività sportiva deve avere quindi un posto importante nella vita dell'adolescente. Oggi più che mai i ragazzi sono sottoposti a martellamenti tecnologici che li portano a essere sempre ben preparati intellettivamente e a livello di performance, ma emotivamente fragili.

ESEMPIO A: grafia di un fragile

ESEMPIO B: grafia di un sicuro

L'attività sportiva permette al ragazzo d'oggi di veicolare le pulsioni aggressive, di misurare le proprie risorse, di sviluppare la parte fisica attraverso la coordinazione del movimento, fa sperimentare lo spirito di gruppo, lo distoglie dalla noia e dalla solitudine, gli fa assorbire le regole e gli insegna a viverle, imparando quindi il rispetto per sé e per gli altri.

ESEMPIO C: grafia di ragazzo senza regole

ESEMPIO D: grafia di un solitario

Il gioco di squadra è soprattutto divertimento e favorisce l'interazione sociale e la comunicazione; inoltre, sollecitando una sana competizione, fa assaporare il successo, ma permette anche di accettare la sconfitta, per cui è fautore di un insegnamento rilevante poiché, se pur abbassa nel ragazzino il naturale senso di onnipotenza, tuttavia lascia indenne la sua voglie di essere vincente. L'agonismo contrapposto all'individualismo narcisistico.

Lo sport serve anche per misurare la proprie forze e per conoscere quindi i propri limiti. Ma soprattutto esso è fonte di benessere spirituale poiché, rinforzando il fisico, fornisce un nutrimento indispensabile anche alla mente. Nel gioco il ragazzino scarica la sua naturale aggressività, veicolando la propria energia verso quegli obiettivi che egli stesso si è imposto di raggiungere. In questo modo egli può imparare e sviluppare le capacità di ordine e metodo che tutti sappiamo indispensabili anche nella successiva vita lavorativa.

Occorre che l'allenatore e l'adulto in generale conoscano la natura del ragazzo per evitare frustrazioni inutili, ma soprattutto è essenziale che il genitore non trasferisca sul figlio le proprie aspirazioni e i desideri di successo, spingendolo a essere "er più" senza conoscere le sue effettive risorse. In questo caso lo sport perde il suo effettivo valore che è innanzi tutto quello di divertire, far sognare ed educare, ma soprattutto di evitare quei surrogati che a volte i figli adottano per evitare la noia. E' ammessa l'identificazione col campione, ma è indispensabile evitare la corsa al dio denaro, cercando piuttosto di spronarli alla lealtà e all'orgoglio che la vincita sicuramente procura. Si tratta di ingredienti basilari per sentirsi vincenti e, perché no, un po' immortali.

Evi Crotti da:Il Giornale

giovedì 19 agosto 2010

Una composizione di notevole forza espressiva nei timbri e nei colori, che cattura l’ascoltatore dall’inizio alla fine, lo prende per mano, lo porta con sé, lo accompagna sui territori sconfinati dell’immaginazione.
Pino Pignatta

venerdì 6 agosto 2010

Attenti al computer Ruba la scrittura ai nostri bambini

di Andrea Tornielli
I piccoli cresciuti con tastiera e cellulare sempre più spesso soffrono di una sindrome che impedisce loro di scrivere correttamente: confondono minuscole e maiuscole, scambiano le lettere. Ma si possono curare

«I nostri bambini e i nostri ragazzi sono ormai abituati a scrivere usando la tastiera del cellulare o del computer. Fanno sempre più fatica a tenere in mano la penna, e aumentano in modo esponenziale i casi di "disgrafia". È importante intervenire per correggerli, ma senza considerare il fenomeno come una malattia».

La dottoressa Evi Crotti, psicopedagogista, autrice di molti libri in tema di età evolutiva e titolare di una Scuola di grafologia nonché di una seguita rubrica sul sito Internet del Giornale, non ha dubbi. Sempre più di frequente si presentano casi di bambini con difficoltà di scrittura, che scambiano di frequente le lettere, scrivendo «Q» al posto di «G» e «P», oppure «A» al posto di «O», oppure lettere minuscole al posto di lettere maiuscole. Sempre più spesso bambini e ragazzi fanno enorme fatica a scrivere le parole allineandole una all'altra.

«La disgrafia – spiega Evi Crotti – emerge quando il bambino incomincia la sua fase di personalizzazione della scrittura, indicativamente mentre frequenta la terza elementare. Spesso sono gli insegnanti a lamentarsi del disordine nella scrittura dell'alunno, che non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra le lettere e tra le parole, non segue la linea di scrittura e procede a salti, in salita o in discesa rispetto al rigo. Anche la pressione della mano sul foglio non è regolare e può apparire o troppo forte, o troppo debole. Talvolta si riscontra un'inversione nelle direzione del gesto di scrittura, che procede da destra verso sinistra».

Di fronte a questi casi sempre più numerosi c'è chi propone di sostituire la scrittura a mano in corsivo con quella in stampatello, oppure consiglia di affidarsi alla videoscrittura, cioè al computer. «Non è la risposta, ma un errore – spiega la grafologa – perché così facendo si presuppone che non sia possibile recuperare la necessaria abilità manuale per poter scrivere correttamente e si finisce per abbandonare il bambino o il ragazzo disgrafico davanti a una tastiera e a un video, accentuando i problemi e facendolo sentire diverso dagli altri che riescono ad esprimersi tenendo la penna in mano».

La Regione Lombardia ha approvato pochi giorni fa una legge che prevede l'erogazione di contributi alle famiglie, per facilitare i percorsi didattici degli studenti, favorire lo studio a domicilio dei soggetti con questi disturbi e garantire le condizioni che permettano loro di realizzarsi nella scuola. «Bisogna evitare – continua Evi Crotti – di ritenere i bambini disgrafici degli ammalati. Per recuperare la capacità grafica basta una rieducazione alla scrittura, che permetta a questi ragazzi di scrivere normalmente e dunque di inserirsi meglio nella scuola».

La Scuola di Grafologia Crotti organizza da tempo corsi di 6 lezioni per formare educatori e insegnanti della scuola dell’obbligo, addestrandoli ad aiutare bimbi e ragazzi a migliorare il grafismo (www.evicrotti.com). E offre anche la possibilità di interventi individuali su bambini che soffrono di disgrafia, con un percorso che mediamente prevede cinque incontri formativi per arrivare a risolvere il problema.

«Il fenomeno della brutta scrittura sta aumentando incredibilmente, anche a causa del modificarsi delle abitudini scrittorie dei nostri ragazzi – spiega il dottor Alberto Magni, medico e psicoterapeuta che collabora con il Centro Crotti – sempre meno abituati a tenere in mano la penna. Non bisogna drammatizzare, ma è possibile intervenire e risolvere il problema».

fonte. Il Giornale