E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

martedì 27 aprile 2010

Caso o Provvidenza?

Se vuoi leggi qui


Interessanti queste affermazioni:
“Noi non cadiamo mai fuori delle mani di Dio quando da creature non possiamo più nulla da noi stessi” – scriveva Verne. Non siamo in balìa di eventi incontrollabili, di un caso che sembra accanirsi per farci perdere le coincidenze della vita: facciamo parte di un programma provvidenziale; diciamo solo con San Giacomo: “Domani, se Dio vorrà, faremo questo o quello”.

Oggi c’è sempre più gente che crede al caso: “Il caso è una zuppa cucinata dai furbi, ma soltanto gli sciocchi la mangiano” (V. Hugo). Sono cioè i furbi a suggerire questa visione per soggiogare i rassegnati, gli sciocchi. Non è stato il caso ma la speculazione nel costruire che ha lasciato tanti morti sotto le macerie a L’Aquila. Voliamo più su, mettiamoci Dio nel buio del nostro caso; “caso” pensiamo di farlo derivare da casa, non da caos.
E' vero, leggendo questa storia viene da concluderete come Renzo dei Promessi Sposi “La c’è, la Provvidenza!”
Mentre era al lavoro nei campi, un contadino scozzese sentì delle grida di aiuto; provenivano da una palude vicina. Lasciata la zappa, il contadino accorse e vide un bambino che stava affondando nelle sabbie mobili. A rischio della propria vita lo salvò. Il giorno dopo un nobile bussò alla porta del povero contadino: era il padre del bambino salvato; riconoscente, si impegnò a pagare gli studi del figlio del contadino. Il ragazzo frequentò le scuole migliori del Regno Unito, si laureò in medicina e diventò famoso. Si chiamava Alexander Fleming, lo scopritore della penicillina.
Alcuni anni dopo il figlio del nobile si ammalò di polmonitee fu curato dalla penicillina. Quell’uomo era Winston Churchill, il premier britannico che contribuì a fermare Hitler. Senza saperlo, il contadino scozzese era stato strumento della Provvidenza, cambiando la storia dell’umanità due volte.
Il racconto ci rivela che ogni gesto di bene produce un effetto di bene e che a reggere i fili un po’ più su di noi c’è Qualcuno.
Fonte La cartolina del 26/4/2010

Nessun commento: