E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

venerdì 28 novembre 2008

"A Natale è Mestre più" 2008

Logo di "A Natale è Mestre più"
Anche quest'anno la festa di Natale sarà a Mestre!

La manifestazione, giunta alla sua terza edizione natalizia, è organizzata in collaborazione con Confesercenti, Ascom Mestre, CGIA Mestre, Ava, Municipalità di Mestre-Carpenedo, Centro Culturale Candiani, Provincia di Venezia, Camera di Commercio e Venezi@Opportunità, Casinò di Venezia e Venezia Marketing & Eventi, Cassa di Risparmio di Venezia e MSC Crociere.
Un ricco programma di eventi e manifestazioni che rientra nella più ampia azione di rivitalizzazione dell'area urbana mestrina e di riqualificazione e sviluppo delle attività economiche con un fitto calendario di animazione e musica di strada, spettacoli teatrali e divertimenti per i più piccoli.
Come la scorsa edizione, un ricco arredo urbano farà da cornice a varie iniziative che si concentreranno in Piazza Ferretto e nelle zone limitrofe del centro; si comincia il 6 dicembre con l'inaugurazione della Pista di pattinaggio e del Villaggio bambini nell'area del Centro Culturale Candiani, poi sarà la volta del mercatino della solidarietà in Piazza Ferretto l'8 dicembre, dei Cioccolatieri d'Italia dal 9 all'11 dicembre, della fiera mercato del design "Mestre Street Design" in Riviera XX Settembre il 13 e 14 dicembre e del Mercatino di Natale sempre in Piazza e nelle vie limitrofe dal 12 al 24 dicembre (Via Palazzo, Via Allegri, Via Poerio e Via Caneve, Via Manin, Via Olivi e Calle Legrenzi).
Inoltre, per tutte le domeniche del mese di dicembre, sarà allestito il mercato straordinario in Via Fapanni e Piazzetta Coin mentre dal 26 al 30 dicembre in Via Allegri ci sarà il Mercato enogastronomico "Bell'Italia" e la Fiera della Befana dal 2 al 6 gennaio.
Per l'intero periodo della manifestazione, in Piazza Ferretto ci saranno concerti, spettacoli e animazione di strada a contorno.

Per maggiori informazioni visita il sito http://www.mestrepiu.it/

martedì 25 novembre 2008

NATALE IN LAGUNA 2008



Torna anche per quest'anno l'iniziativa NATALE IN LAGUNA - MERCATINO DI NATALE 2008.
L'evento, ormai promosso attraverso mirati canali di divulgazione internazionali, consentirà alle aziende di esporre e vendere i propri prodotti in uno dei campi più caratteristici di Venezia, Campo Santo Stefano.

Ulteriori informazioni visitando il sitohttp://www.nataleinlaguna.com/

Natale a Murano


Murano
6 dicembre 2008
6 gennaio 2009
Venite a scoprire un dicembre scintillante
Natale di vetro 2008 vi offre l’occasione di trascorrere un dicembre all’insegna
dell’arte e della cultura. Potete passeggiare in una Murano in festa, tra splendide
sculture in vetro esposte nei luoghi più incantevoli, visitare mostre, assistere alla
tradizionale regata delle fornaci e, per i più piccoli, laboratori dedicati faranno
“assaggiare” il brivido della lavorazione del vetro; oppure potete ammirare le suggestive
sfere di led luminosi che incorniciano le vie principali dell’isola: un nuovo
modo, creativo e a basso consumo, di concepire i tradizionali addobbi natalizi.
Ma c’è di più. Alcune delle più note aziende apriranno le porte ai visitatori per conoscere
la vera arte vetraria e gustare l’inedita “cucina in fornace”. Senza dimenticare
le attrazioni uniche dell’isola: la basilica dei Santi Maria e Donato, la chiesa di San
Pietro martire e il Museo del vetro, una delle più ricche e prestigiose raccolte di
oggetti in vetro del mondo.
Un’occasione imperdibile per festeggiare insieme alla comunità muranese San
Nicolò, il santo patrono dei vetrai.
Una costellazione
di eventi per
conoscere Murano
http://www.nataledivetro.com/nataledivetro.pdf

lunedì 24 novembre 2008

Codice della fraternità




Ogni uomo che ti passa vicino e' tuo fratello. Le persone alle quali stai abitualmente accanto lo sono ancora di più.
Avvicinale come se le avessi conosciute da sempre.
Gli uomini, troppo spesso, non sono cattivi, ma frustrati nell'affetto: consenti loro, aiutandoli discretamente, di potersi aprire.

Sappi sorridere molto, giacché il sorriso crea un ambiente.
Sii uomo del sorriso, ma non del compromesso. Sforzati di acquistare un sano senso dell'umorismo: il mondo e' già' troppo serio ed ha bisogno di essere sdrammatizzato.


A chi ti chiede qualcosa se e' un suo diritto:
- fai subito ciò che ti e' possibile
- non rendere difficile ciò che e' facile
- non far cadere dall'alto ciò che e' semplice.

Se domanda un favore:
- se ti e' possibile, fallo volentieri
- se realmente non puoi, rispondi scusandoti con sincerità
- in ogni caso, non mostrarti disturbato.

A chi nulla ti chiede o nulla vuole, riserva il dono di una preghiera più viva. Spesso solo attraverso la fraternità umana potrai arrivare a quella cristiana e a quella spirituale, ma non arrestarti ai primi gradini dell'amore:
prosegui sempre più in alto.


L'amore, e quindi la santità, e' profondamente concreto e operativo e vuole calarsi nella realtà.
La vita dei santi lo dimostra.


Guglielmo Giaquinta

Passato e futuro


Il Passato mi incuriosisce più del futuro. E non mi stancherò mai di sostenere che il Futuro è una ipotesi, una congettura, una supposizione. Cioè una non realtà. Tutt'al più, una speranza alla quale tentiamo di dare corpo coi sogni e le fantasie. Il Passato invece è una certezza, una concretezza, una realtà stabilita. Una scuola dalla quale non si prescinde perché, se non si conosce il Passato, non si capisce il presente e non si può tentare di influenzare il Futuro con i sogni e le fantasie. E poi ogni oggetto sopravvissuto al Passato è prezioso perché porta in sé un'illusione di eternità. Perché rappresenta una vittoria sul Tempo che logora e appassisce e uccide. Una sconfitta sulla Morte."

Oriana FALLACI. La Rabbia e l'Orgoglio. Milano, Rizzoli, 2001

Si avvicina il Natale Riflessione



Le favole della nostra infanzia ci hanno insegnato a immaginare la vita come una felice avventura in cui i buoni trionfano sempre, ma la vita ha troppo spesso smentito brutalmente le presunte verità e le incoraggianti certezze del fantastico paradiso infantile. Parole molto suggestive e allora anche molto convincenti hanno accompagnato i nostri primi incontri con Gesù dell'Eucarestia; ma quante volte poi abbiamo dovuto sperimentare una desolante impressione di insignificanza e di evanescenza. Pensiamo ancora allo sconvolgimento che ha subito la nostra visione della vita al momento del nostro ingresso nel mondo del lavoro, oppure al nostro passaggio alle scuole superiori. Le grandi società extrafamiliari in cui quasi all'improvviso ci siamo trovati a vivere, ci sono apparse complicate e disorientanti: esse mostravano di conoscere non una verità sola, ma tante verità contraddittorie. Nasceva il sospetto che nessuna verità fosse realmente tale. In questo senso, l'esperienza vissuta e magari sofferta da molti di noi è quella di essere stati abbandonati dalla verità, piuttosto che di abbandonare noi stessi deliberatamente e quindi consapevolmente ,la verità.

Il vero "uomo maggiorenne" è colui che non si affida all'opinione comune o alla semplice tradizione secolare come a una norma infallibile di verità, ma su tutto si interroga, ogni parola ascolta, nella ricerca attenta e appassionata d'ogni briciola di verità. La fede cristiana non è un'alternativa rispetto al programma esigente che si propone quest'uomo "maggiorenne"; al contrario, fa proprio quel programma. La fede cristiana è la scelta di chi ha già percorso un lungo cammino nella ricerca della verità; anche dopo la scelta, il cammino non s'interrompe, ma piuttosto si riapre, più impegnativo e insieme più promettente.
Per approfondire:http://www.cdascocco.altervista.org/religione2.htm

venerdì 21 novembre 2008

Non sempre basta chiedere soccorso alla fantasia



martedì 18 novembre 2008

Piccolo cingolato di latta


Altalena di tensioni infinite
nelle terre del Giordano
e le memorie ritornano.

Una corona di allegre scintille
sprizzava dal piccolo cannone:
un cingolato di latta
correva sul tappeto
e sputava un fuoco giocattolo
per la gioia
di un bambino con la febbre
annoiato e a letto.

Era il mio regalo
comperato con piccoli risparmi
nell'antro del grande bazar
di via Roma -a Padova.

La pietruzza nascosta
nel cuore del carro armato
scintillava sulla bocca
del cannone:
e ridevano gli occhi del malatino.

Un dono per poche lire
-dono d'amore fraterno-
così ho creduto.

Venezia ,7 settembre 2003

Ricordando mio fratello Marco,caduto nella guerra del Kippur in una postazione sul Canale di Suez.

Poesia di Laura Voghera Luzzatto da: Fumo e Profumo,poesie e prose scelte e tradotte dall'ebraico.

lunedì 17 novembre 2008

Grazie perché.......... Gianni Morandi e Laura Pausini

Lo studio, garanzia sul futuro


Tantum homo potest, quantum scit. L'uomo può tanto quanto sa: questo il motto inciso sul marmo della magnifica Aula magna dell'Università degli studi di Pisa, dove mi trovavo sabato per una delle lezioni inaugurali di un master universitario. Qui insegnò Galileo. E se storia e simboli ci dicono qualcosa, non c'è dubbio che la capacità trasformativa di un uomo, la sua capacità di incidere sul mondo, in vita ma anche a lungo dopo la morte, dipendono dal suo sapere.In tempi più recenti, nel 1915: Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza l'ha scritto Antonio Gramsci, che certamente di destra non era, come motto del suo giornale appena fondato.

Frase fulminante che mi annotai sul diario, al liceo, perché conteneva un messaggio cardinale e un imperativo categorico: solo l'istruzione accurata, profonda e appassionata allena l'intelligenza ad esprimersi ai maggiori livelli. Intelligenza intesa nel senso etimologico (inter-legere) di capacità di cogliere i nessi esistenti tra i vari momenti dell'esperienza di vita. In tempi bui di dittatura, quest'uomo straordinario, dalla vita dolente e sofferta fin da bambino, anche per l'estrema povertà, vedeva nell'istruzione la vera via dell'emancipazione da destini di sfruttamento e sudditanza.

Come sta oggi la nostra università? Aperta quasi a tutti, è ai minimi storici della credibilità, della capacità educativa e di formazione professionale, affondata (con lodevoli eccezioni) nella paludi dell'indifferenza, del clientelismo e dell'accidia culturale. Invece che il fiore all'occhiello del Paese, dove si formano i giovani che nutriranno il nostro futuro, è diventata un bubbone dolente. Che deve essere inciso (ubi pus, ibi evacuat) e curato per recuperare slancio, entusiasmo, freschezza, passione per la cultura e rigorosa meritocrazia. Ci sta provando Mariastella Gelmini, che con Renato Brunetta si è presa l'onere di cercare di sanare le due piaghe più incancrenite del Paese: istruzione e pubblica amministrazione. Il putiferio scatenato da questo impegno trasformativo è sotto gli occhi di tutti. Certo, i nostri ministri qualche errore lo stanno facendo. D'altra parte, solo chi non fa nulla non sbaglia mai, e non c'è dubbio che i bubboni si siano incancreniti anche a causa di tanti lassismi ed errori precedenti.

Qual è il punto? Perché la sinistra, invece di fomentare gli istinti più distruttivi di una parte dei nostri studenti, non si fa promotrice di proposte migliorative e costruttive, così da mettere il ministro in condizioni di fare una riforma che sia espressiva delle forze migliori del Paese? Perché non fare di alcune ottime sedi universitarie, dove c'è ancora eccellenza di ricerca e di didattica, magari anche solo in una Facoltà, il paradigma di come dovrebbe andare il resto d'Italia? Perché non cercare di capire a fondo che cosa funzioni lì, pure in Italia, per farne modello per il resto? Perché la sinistra non si fa forza rivoluzionaria vera, non portando alcune migliaia di studenti a imbrattare muri e spaccare arredi urbani, ma a denunciare tutte le irregolarità che uccidono la meritocrazia? Perché non selezionare davvero i docenti universitari non solo in base alle pubblicazioni, ma anche alla effettiva capacità e passione didattica? Come giudicarla? Un primo indicatore, indiscutibile, è proprio la frequenza alle lezioni: che è massima e continuativa fino alla fine dell'anno accademico dove gli studenti sentono che s'impara davvero e con gusto. Perché moltissimi ragazzi provano un'autentica gratitudine e affezione per quei professori, sempre meno, che vedono la lezione come il momento più alto dell'Università, dove trasmettere il sapere e il gusto per l'eccellenza. Il secondo indicatore, altrettanto indiscutibile, è l'andamento degli studenti agli esami, quando siano seri e non gestiti con il famigerato voto politico di sessantottina memoria. Quando le lezioni sono eccellenti, gli studenti superano gli esami in primo e secondo appello con tassi di promozione e media di voto significativamente superiore agli studenti di pari anno e corso, i cui insegnanti abbiano fatto lezioni mediocri o francamente indegne. Perché non portare avanti progetti di didattica nazionali, così da garantire un livello adeguato di insegnamento? Oggi i mezzi ci sono. Si può fare lezione anche a distanza: meglio un insegnante competente e appassionato online che una mummia in aula. Chi non sa insegnare, non si aggiorna, non fa ricerca e non pubblica, via! Da democratica per vocazione, con il cuore oggi lacero-contuso, vorrei vedere una sinistra propositiva, costruttiva, entusiasta, capace di vivere l'opposizione come un momento di trasformazione e di superamento di narcisismi e velleitarismi, soprattutto sul tema dell'istruzione. La riforma della scuola dovrebbe vedere anche i democratici in prima linea per migliorare e rilanciare il bisogno assoluto di qualità didattica (anche) universitaria, invece di diventare garanti dello status quo, fatto in tanti contesti - di privilegi, inefficienze, piccoli e grandi sprechi, lassismo, quando non di palesi interessi privati. Ancora la storia può insegnarci molto. E molti potrebbero essere ispirati da Team of rivals, squadra di rivali, su Abramo Lincoln, scritto dalla grande storica americana Doris Kearn Goodwin (Simon & Schuster, 2005). Solo chi conosce bene la propria forza può avere la capacità e il coraggio di includere nella propria squadra i migliori dei rivali, per creare delle sinergie difficili ma straordinarie. O, se all'opposizione, di mettersi al servizio della squadra che in quel momento ha la responsabilità di governo. Chi è insicuro, o invidioso, o inguaribilmente narciso, perde invece le energie migliori nel criticare e distruggere i progetti dell'altro, paralizzando e paralizzandosi.La nostra scuola, la nostra università, hanno bisogno di un intervento urgente, non più dilazionabile, prima di andare in coma irreversibile. Uniamo le forze migliori e (ri)diamo ai nostri ragazzi la possibilità di istruirsi al meglio. Con i tempi difficili che si presentano all'orizzonte, avremo davvero bisogno di tutta la loro intelligenza.

Alessandra Graziottin

Fonte : Il Gazzettino

Il Bon ton? Adesso lo impone la legge


C'era una volta la cortesia. La insegnavano a casa, la ribadivano a scuola e poi la pratica la facevi sul campo. Se un vecchino saliva sull'autobus? «Prego si accomodi...», recitava il giovanotto ben addestrato, cedendo il posto seduta stante.
C'era una volta la cortesia, dicevamo. Non che oggi sia sparita del tutto, si è solo un po' sopita. Che fare allora per risvegliarla? In mancanza di principi azzurri dal bacio salvifico, ci han provato alcune amministrazioni a dare una scossa ai loro cittadini. Il Comune di Vicenza la gentilezza l'ha imposta per legge: «Vietato non cedere le panchine nei parchi pubblici a donne incinte, anziani, disabili e persone in difficoltà». Chi sgarra rischia una multa fino a 500 euro, giusto per sottolineare che l'ordinanza del sindaco non è mica un suggerimento modello libro bon ton, ma una legge a tutti gli effetti. Sullo stesso stile la Carta Cortesia che si è inventata a Milano l'amministrazione Moratti: funziona come un lasciapassare e gli ultrasettantenni che ne hanno fatto richiesta sono autorizzati a saltare la coda, alla faccia delle occhiatacce dei giovani in attesa. Le stesse che ricevono le mamme con pancione mentre utilizzano le casse speciali di alcuni supermercati, o si infilano nei ParcheggiRosa, che ormai molti Comuni hanno riservato loro.
L'hanno capito anche in Cina che per imporre la cortesia ci vogliono le maniere forti. Hanno cominciato prima delle Olimpiadi l'addestramento e ora sembra che non abbiano intenzione di smetterlo. Chi prova a fare l'indifferente, si becca una sfuriata con il megafono davanti a tutti. Succede ad esempio, ogni 22 del mese a chi non cede il posto sull'autobus ad anziani, disabili e gravide, o a chi non rispetta la fila per salire sui mezzi pubblici, in questo caso l'11 di ogni mese. Le date dei controlli sono fisse, ma chi vive in Cina giura che qualcosa lentamente sta cambiando, ogni giorno. Chissà se si salutano nel Sol Levante, noi siamo riusciti a perdere anche questa buona abitudine. «Buongiorno, come va?»: se una volta ripetevamo questa formula almeno trenta volte a giornata, adesso arriviamo a un massimo di otto. Da qui è nata l'idea della Giornata mondiale del Saluto, celebrata a Torino il 2 ottobre scorso. Obiettivo: obbligare i partecipanti a salutare almeno dieci sconosciuti. Nessuna controindicazione, al contrario, pare che la gentilezza non faccia bene solo all'anima, ma anche alla salute e pure al portafoglio, visto che a volte un sorriso tra vicini di casa, può evitare zuffe alle riunioni di condominio e controversie in tribunale.
E così Roma e altre città italiane hanno fatto propria la proposta europea di organizzare una vera Festa dei Vicini di casa, ogni 26 maggio. Si mangia e si chiacchiera in cortile, così magari finalmente ai volti si associano dei nomi e si riscoprono i vantaggi del buon vicinato. «Scusi ha dello zucchero?». «...prego, si accomodi». In fondo ci vuole così poco a diventare dolci..
Fonte :Il Giornale

domenica 16 novembre 2008

La canzone della felicità

Problemi di colesterolo?


CENTRIFUGATO PER IL COLESTEROLO ELEVATO
Centrifugato coadiuvante della dieta per il controllo di valori elevati di colesterolo nel sangue: un carciofo
senza spine, una manciata di germogli di soia,100 grammi di cicoria, 100 g fagiolini, un limone
Centrifugare dapprima la cicoria tagliata in piccole porzioni, di seguito i fagiolini tagliati a piccole porzioni,
aggiungere carciofo e germogli di soia, infine completare con limone.Il centrifugato possiede una dose
interessante di fitosteroli, enzimi attivi, che limitano l’assorbimento intestinale di colesterolo alimentare.


Prof Pier Luigi Rossi
Medico Specialista in Scienza della Alimentazione
ASL – Arezzo Ospedale San Donato Arezzo
Direttore Scuola di Alimentazione Consapevole

Frutta e verdura sono alimenti primari per la salute e il benessere.
Il consiglio è di mangiare tre porzioni di frutta e due di verdura, meglio se cruda.
Frutta e verdura fresca di stagione apportano minerali, enzimi, vitamine e molecole nutrienti contro lo stress
ossidativo, responsabile di decadenza fisica, estetica e di numerose patologie degenerative.
Oltre a queste preziose azioni nutrizionali, gli alimenti freschi e crudi di origine vegetale possono aiutarci a
curare e a guarire varie patologie.
Preparare un centrifugato in base alle proprie necessità e condizioni di salute è una scelta consapevole e
terapeutica. I centrifugati di frutta e verdura sono succhi estratti da frutta e ortaggi freschi, crudi di
stagione. Il centrifugato separa la polpa dalla fibra alimentare, concentrando i principi nutritivi
contenuti negli alimenti vegetali.
Ogni giorno il nostro organismo richiede minerali, vitamine idrosolubili, enzimi. molecole anti-ossidanti, principi
nutritivi contenuti in prevalenza negli alimenti di origine vegetale. I colori sono pigmenti naturali essenziali per
l’integrità e corretta funzionalità delle nostre cellule. Nel centrifugato non è contenuta la fibra alimentare.
I minerali e le vitamine svolgono una azione migliore all’interno dell’intestino e vengono assorbite in maggiore
quantità. Con il centrifugato si apporta acqua biologica.
I centrifugati contengono dosi generose di potassio, magnesio, selenio, zinco, iodio, e vari minerali, vitamine
idrosolubili come vitamina C, acido folico, vitamine del complesso B e tante altre molecole con azione contro i
radicali liberi dell’ossigeno e contro la acidità intestinale e tessutale dell’intero organismo. Inoltre contengono
enzimi, principi nutritivi attivi capaci di proteggere l’intestino, assicurare benessere e salute a tutto l’apparato
gastro-enterico.
E’ davvero salutare bere un fresco centrifugato negli spuntini della mattina e del pomeriggio. Si introducono
nutrienti essenziali con un limitato apporto energetico.
La scelta della frutta e dei vari ortaggi, la loro combinazione è fondamentale. Ogni ortaggio, ogni frutto
contiene diverse molecole nutrienti che possono aiutare a guarire patologie, condizioni di malessere
intestinale e interessanti tutto il corpo. La diversa combinazione tra frutti e ortaggi permette di scegliere un
“centrifugato personalizzato” da preparare in base alle proprie condizioni personali.
La frutta e la verdura cruda di stagione vanno accuratamente lavate, con acqua e bicarbonato, risciacquate e
asciugate prima dell’inizio, tagliare i vegetali in pezzi abbastanza piccoli, poi procedere con la centrifugazione
fino a che non si interrompe la discesa del liquido nella centrifuga, immettere il liquido nel bicchiere-mixer.
Il centrifugato va assunto appena fatto per conservare integro tutto il suo potere nutritivo.

Per altre ricette di centrifugati cliccare qui http://www.rosannalambertucci.com/le%20preziose%20virtu%20degli%20alimenti%202/ROSSI.pdf

Il sogno dell'uomo ( M. Quoist)


Il sogno dell'uomo è quello di essere completamente padrone della propria esistenza. E non ha torto, poiché la sua superiorità sull'animale consiste proprio nel poter riflettere su se stesso, contemplare il mondo, giudicare e dirigere la propria vita secondo le norme del suo ideale. Purtroppo molti uomini che si credono padroni delle proprie azioni sono, nei fatti, più o meno schiavi del loro corpo e dei loro sensi. Non sono stati capaci di stabilire e di tenere ben ferma la gerarchia dei loro poteri. In tal caso o essi non vedono bene oppure fanno assegnamento solo sulle proprie forze per vivere "in piedi". (M. Quoist "Riuscire")


Il lusso del silenzio


"La parola è un'ala del silenzio"
(Pablo Neruda)

"Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace"
(Molière )

" La campanella del silenzio non è solo per i frati e per le monache "
( Proverbio italiano )

" A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio "
( Oscar Wilde )

" Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio "
( A. de Saint- Exupery )


" Un bel tacer non fu mai scritto "
( Proverbio italiano )

La poetessa Alda Merini:" Più che un lusso,il silenzio è un dovere dell'anima. Penso alle parole non dette dei pazzi che coprono le urla interiori"

Giulia Cogoli:" La forza di un discorso è nel pensiero non nella violenza del tono"

Fonte :Dall' articolo di Marina Gersony : Difendersi dal mondo