E' ARRIVATO L'INVERNO!!...

mercoledì 2 giugno 2010

Et io pur vivo..


Questo meraviglioso sonetto fu scritto da Francesco Petrarca dopo la morte di Laura.
Riflette amaramente sulla caducità della vita e sulla morte come negazione radicale dell’amore e della bellezza.


Gli occhi di ch’io parlai sì caldamente,
e le braccia e le mani e i piedi e ’l viso,
che m’avean sì da me stesso diviso
e fatto singular da l’altra gente;
le crespe chiome d’òr puro lucente,
e ’l lampeggiar de l’angelico riso,
che solean fare in terra un paradiso,
poca polvere son che nulla sente.
Et io pur vivo; onde mi doglio e sdegno,
rimaso, senza ’l lume ch’amai tanto,
in gran fortuna e ’n disarmato legno.
Or sia qui fine al mio amoroso canto:
secca è la v’usato ingegno,
e la cètera mia rivolta in pianto.

1 commento:

Chry ha detto...

E' sempre stato difficile e doloroso per gli esseri umani, illustri ed ignoti, accettare la condizione di precarietà della vità.