Condizioni ideali per sciare, ma occhio alle valanghe. Un ponte di Sant'Ambrogio così non se lo ricordavano da anni, sulle montagne del Nordest, letteralmente sommerse dalla neve. Ieri sono caduti gli ultimi fiocchi, ma non si segnalano difficoltà nella viabilità. L'unico problema è quello del pericolo valanghe, che tiene ancora chiusi i passi Falzarego (dove comunque si arriva da Cortina), Valparola, Gardena, Fedaia e Rolle. Il rischio è marcato in Veneto dove, secondo le analisi dell'Arpav, sono possibili distacchi spontanei di valanghe a lastroni. Il manto nevoso supera i due metri oltre i duemila metri di quota: aperti tutti gli impianti.
Un ponte di Sant'Ambrogio così non se lo ricordavano da anni, sulle Dolomiti e in Carnia, letteralmente sommerse dalla neve. Ieri sono caduti gli ultimi fiocchi, ma non si segnalano difficoltà nella viabilità. L'unico problema è quello del pericolo valanghe, che tiene ancora chiusi i passi Falzarego (dove comunque si arriva da Cortina), Valparola, Gardena, Fedaia e Rolle. Il rischio è marcato (grado 3 su scala di 5) in Veneto dove, secondo le analisi dell'Arpav, sono possibili distacchi spontanei di valanghe a lastroni. Il manto nevoso supera i due metri oltre i duemila metri di quota, il che ha consentito a tutti i comprensori di aprire in un solo colpo praticamente tutti gli impianti di risalita e i relativi collegamenti. E da oggi dovrebbe tornare il sole, con l'Arpav che da prevede bel tempo fino a martedì.
Aperte buona parte delle piste sulCivetta, che a Col dei Baldi festeggia addirittura i due metri e mezzo di neve fresca. Funziona da ieri anche il collegamento con Selva di Cadore, mentre quello tra Zoldo e Alleghe lo era da tempo. Stessa situazione ideale anche aFalcade, dove proprio ieri la gigantista azzurra Karen Putzer ha inaugurato la nuova e lunga pista che dal Col Margherita scende fino al passo San Pellegrino. Ma non è questa l'unica novità del comprensorio delle Tre Valli. Sul versante Trentino, infatti, da oggi funziona anche la nuovissima cabinovia che da Moena Ronchi sale diretta verso l'Alpe di Lusia. Per restare in Agordino, funzionano tutte le seggiovie e le funivie diArabba, dove sono attesi anche i molti sciatori del Sella Ronda. Si scia anche sulla Marmolada.
Impianti e alberghi in buona parte aperti pure a Cortina d'Ampezzo, che quest'anno festeggia finalmente il collegamento tra la ski area delle 5 Torri e il Falzarego. Le abbondanti nevicate hanno consentito di aprire le piste anche delle stazioni "minori", da Auronzo a Misurina, da San Vito di Cadore a Monte Croce Comelico. Stessa situazione in Alto Adige. La ski area diPlan de Corones è tutta aperta, come pure anche a Sesto Pusteria, dove per la prima volta aprono anche gli impianti della Croda Rossa.
Numerosi gli impianti e le piste aperte anche aSan Martino di Castrozza, in val di Fiemme e a Obereggen, in val di Fassa e naturalmente in Val Badia e in Val Gardena. Tanto per dare un'idea della situazione ideale che si è determinata per gli amanti dello sci, basti dire che su 1200 chilometri di piste comprese nel Dolomiti Superski, oggi ne sono aperti addirittura 1050. La situazione è naturalmente in divenire, al punto che tra oggi e domani potrebbero essere aperti altri impianti e piste. Il problema maggiore, paradossalmente, è proprio quello della grande quantità di neve caduta e del pericolo di slavine, ancora altissimo.
Una situazione però ideale per gli operatori, che ha consentito anche a delle piccole stazioni prealpine, come il Nevegal a Belluno e il Monte Avena, sopra Feltre, di aprire finalmente gli impianti prima del Natale. Sull'altopiano diAsiago, oltre a 10 impianti di risalita su 17, sono aperti tutti e 7 i centri del fondo, con 325 chilometri di piste.Festeggiano la nevicata anche in Friuli, dove anche qui gli unici problemi sono dovuti proprio alla grande quantità di neve, che rende difficile la preparazione di alcune piste. Un manto nevoso che permetterà anche agli amanti del fondo di sfogarsi sui dieci chilometri dell'Arena Paruzzi diTarvisio, sui sette chilometri della Alta Saisera a Malborghetto-Valbruna, sui quattro di Valbruna e i quattro della piana di Camporosso. Per gli impianti di risalita aprono la parte alta della Di Prampero (fino alla stazione intermedia della telecabina), i campetti campo-scuola di Tarvisio e la pista tripla di Tschopfen (sempre a Tarvisio). A Sella Nevea sarà aperta la pista Canin (tre chilometri per i principianti e due e mezzo per l'agonismo); oltre ad alcune sciovie.
Situazione migliore a Forni di Sopra, dove oggi saranno attivati tutti gli impianti (16 chilometri di discesa e 13 di fondo). Bene pure a Ravascletto dove apre tutto a eccezione della seggiovia Cima Tamai e della sciovia Ardenis; sabato sarà aperto pure l'anello di fondo; entro domenica ogni pista sarà aperta in tutti le sue parti. Info 0433.66033. Nel comprensorio delloZoncolan, a Sauris, ieri ha nevicato tutto il giorno; lo spessore va dai 50 centimetri al metro ed è compatto (informazioni allo 0433.866784). Stesse condizioni aPiancavallo dove, fino a ieri, i chilometri aperti erano sei. In generale, fa sapere Promotur, il programma dell'apertura dei poli sciistici (dati in tempo reale si possono leggere sul sito www.promotour.org) è indicativo e suscettibile di variazioni, anche senza preavviso.
Ugo Pollesel
Fonte: Il Gazzettino
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