«Ho qualche linea di febbre, un po' di tosse, ma oggi sono qui e nulla mi impedirà di presentare domenica alle 19 al Teatro Filarmonico di Verona il Concerto di Natale. In tanti anni d'attività quest'appuntamento di Natale è quello che più mi emoziona. Lo condurrò anche in barella».
È una Mara Venier spumeggiante, nonostante un forte raffreddore che preoccupa gli organizzatori dell'evento veronese e soprattutto Rai 2 che lo deve mandare in onda come evento clou della sera della vigilia, quella che ieri a Verona in municipio ha presentato la sedicesima edizione del Concerto di Natale che, per la seconda volta consecutiva, dopo essere nato in Vaticano, sviluppato a Montecarlo, approda a Verona. E con lei a presentare l'evento c'erano Lola Ponce e Angelique Kidjo, cantante del Benin da anni impegnata a fianco dell'Unicef e dei Salesiani. L'evento benefico, destinato quest'anno a raccogliere fondi per i ragazzi di strada di Haiti ed in particolare per il progetto " Haiti chiama" dell'Opera missionaria Don Bosco, è organizzato dalla Prime Time Promotions, in collaborazione con il Comune, la Camera di commercio e la Provincia di Verona, la Regione Veneto, la Fondazione Arena di Verona. «Siamo felici di essere ancora una volta a Verona a collaborare con la Prime Time per quest'iniziativa dice don Donato Lacedonio, portavoce dell'Opera Don Bosco - Con loro abbiamo già organizzato quest'anno il concerto di Torino a fine giugno e la corsa dei Santi a Roma a novembre, entrambi destinati alla beneficenza per Haiti». «Oggi Haiti è il Paese più povero di tutta l'America con 5 haitiani su 10 che sono sotto la soglia della povertà. Il 54\% della popolazione sopravvive con meno di 1 dollaro al giorno e il reddito procapite è di 480 dollari all'anno spiega don Esteban Ortiz, responsabile per il Centro America dell'Opera Don Bosco - Ad Haiti i nostri missionari stanno portando avanti un lavoro con i ragazzi di strada della capitale Port au Prince, un'opera iniziata nel 1998». La presenza dei Salesiani di Don Bosco ad Haiti risale al 1936. Oggi vi sono 10 comunità Salesiane per un totale di 65 missionari che lavorano soprattutto con i giovani nella formazione integrale della persona e nell'abilitazione al lavoro. «Il 70\% della popolazione non ha lavoro stabile - riprende don Esteban - A Port au Prince vivono 5 mila ragazzi nelle strade, rubando, vendendo qualcosa. Noi abbiamo lanciato il progetto Lakay, che in creolo significa casa. Si parte da un approccio educativo nella strada stessa, arrivando a raggiungere 2000 ragazzi. Poi, li invitiamo a partecipare ai nostri incontri nel cortile, Lacu in creolo, del nostro centro dove possono andare e uscire liberamente. Oggi il Lacu è frequentato da 800 ragazzi. E di questi, 180 si fermano anche a vivere nella casa». Nel centro si insegna meccanica, falegnameria, informatica e ogni anno 60 ragazzi escono dalla casa dei Salesiani con un'abilitazione al lavoro. Il concerto dello scorso anno, finalizzato ad una raccolta di fondi per un centro d'accoglienza per i ragazzi in fuga dal Darfur, ha visto la raccolta di 436.640 euro. «Quei soldi hanno permesso la costruzione di due dormitori per 400 ragazzi, già attivi, e ora la realizzazione di laboratori e la dotazione di una cassetta di attrezzi di lavoro per ognuno di questi ragazzi», chiarisce don Lacedonio.
«Non possiamo che essere felici di ospitare a Verona quest'evento e la Fondazione Arena di Verona non poteva mancare all'appuntamento avverte il sovrintendente dell'Arena, Francesco Girondini. L'orchestra areniana ha in corso una sperimentazione, che ha già visto sette serate in Arena con Luciano Ligabue, con artisti del pop e quindi la sua partecipazione alla serata è obbligatoria». Il concerto vedrà Mara Venier condurre un grande cast di cantanti, a partire da Lola Ponce e Giò di Tonno che presenteranno la canzone di Disney della Bella Addormentata e la nuova Come stai?, per arrivare, solo per dirne alcuni, a Giusy Ferreri, Zach Ashton, Gigi D'Alessio, Anna Tatangelo, Irene Grandi, Loreena McKennitt, Andrea Mingardi, il tenore Piero Mazzocchetti, la Pfm, i Neri Per Caso, Katia Ricciarelli e Dionne Warwick. «Lo faccio da sempre questo concerto dice Renato Serio, direttore d'orchestra - ma ogni volta è un'emozione. E anche se i brani sono spesso gli stessi, si assiste sempre a delle nascite curiose, per esempio Angelique proporrà un'interpretazione africana di Only Night». «Mi auguro che ci sia tanta gente per passare una bellissima serata. Come sempre sarà una festa e vi assicuro che, anche se sappiamo che è registrata, siamo entrati, lo scorso anno, veramente come se fosse la vigilia di Natale. Che devo dire: grazie Verona».
Massimo Rossignati
Fonte: Il gazzettino
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