E se Gesù non fosse nato
-perché il Padre non l'avesse più mandato,
-perché Maria e Giuseppe non l'avessero più voluto,
-perché Erode fosse riuscito ad acciuffarlo in tempo,
-perché dal ricco Egitto non fosse tornato,
-perché semplicemente nessuno l'avesse riconosciuto.
Mio Dio, che disastro per noi!
Saremmo rimasti:
-con un Dio lontano,
-anzi con la paura di un Dio potente,
-senza significato della vita e del lavoro,
-incapaci di apprezzare semplicità e vita quotidiana,
-inabili a far famiglia o comunità,
-insensibili a dar solidarietà agli ultimi.
Mio Dio,che disastro anche per il mondo.
Vivere solo di previsioni del tempo,di fluttuazione
del petrolio e delle borse,di saldi e cene è stare alla
superficie. Vivere solo di affollamento di strade, di
mercatini e di informazioni inutili è perdersi in labi-
rinti senza uscite.La novità non è fatta dalla quantità
di cose da possedere,ma dalla qualità di valori da
vivere. Fermiamoci davanti ad un presepe (o meglio
a quella pagina del Vangelo ) e capiremo per quali
vie si arriva al Salvatore portandolo poi dentro la
nostra esistenza.
Un Dio senza porte né campanelli, un Dio senza
scorte di viveri né vestiti, un Dio senza orari e agen-
da di ricevimento; un Dio senza guardie del corpo né
megafoni ci crea certamente problemi, ci spoglia la
vita eppure..... solo di Lui ha bisogno il nostro Natale,
se no esso sarà una scatola bella,ma..... vuota.
" E' apparsa la grazia di Dio,apportatrice di salvez-
za." Solo con Lui sarà NATALE, il resto è inutilità e
stelle cadenti. Il nostro Natale (come la nostra vita)
ha bisogno di un Salvatore (Gesù significa Salvato-
re) : andiamo a Betlemme come i pastori.... e sarà
veramente Buono ,il Natale.
don Marco
Fonte: La Campana
sabato 20 dicembre 2008
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