MILANO Mezz’ora di musica al giorno e la pressione scende. La nuova "ricetta" arriva da Firenze, contro un problema che colpisce almeno 12 milioni di italiani e al quale è dedicata oggi una Giornata mondiale. Lo studio è firmato da Pietro A. Modesti dell’università fiorentina, ed è stato presentato a New Orleans al meeting dell’American Society of Hypertension. Una buona notizia per la generazione dell’iPod, dunque, che potrebbe però deludere i palati musicali meno sofisticati. Secondo la ricerca, infatti, non tutti i generi sono antipertensivi. Per ora Modesti e colleghi garantiscono un effetto solo per i suoni della musica classica, di quella celtica e di quella indiana (raga). Tutte abbinate a esercizi di respirazione ad hoc.
«Ascoltare musica ha un potere calmante», ricorda Modesti. Virtù che già in passato «sono state spesso associate al controllo del dolore e dell’ansia, e anche alla riduzione momentanea della pressione. Per la prima volta, però - assicura l’esperto - i nostri risultati suggeriscono l’impatto che ascoltare musica quotidianamente può avere sul controllo della pressione a lungo termine».
Quella monitorata in ambulatorio più volte al giorno, e anche a distanza di tempo. L’indagine ha coinvolto 48 adulti tra i 45 e i 70 anni, in cura per l’ipertensione. Di questi pazienti, 28 hanno ascoltato 30 minuti al giorno di musica classica «ritmicamente omogenea», spiega Modesti, oppure di musica celtica o indiana, praticando al contempo una speciale ’ginnastica respiratorià. Gli altri 20 ipertesi partecipanti allo studio non hanno invece modificato affatto il proprio stile di vita.
Il team fiorentino ha quindi osservato che i livelli di pressione arteriosa, valutati a distanza di una settimana e di quattro, si riducevano significativamente nel gruppo di ipertesi cui erano state somministrate"dosi quotidiane di musica". Al contrario, i pazienti controllo mostravano una riduzione di pressione lieve e non statisticamente significativa.
«Siamo entusiasti dei risultati ottenuti e delle possibili implicazioni per malati e medici - commenta Modesti - Entrambi possono ora considerare l’ascolto della musica come un’opzione terapeutica sicura ed efficace, o un complemento del trattamento farmacologico. Purtroppo, infatti, nonostante gli sforzi messi in atto a livello globale per promuovere la prevenzione dell’ipertensione, si calcola che entro il 2025 il numero di ipertesi salirà a 56 miliardi in tutto il pianeta. Alla luce di queste devastanti statistiche - precisa lo specialista - è rassicurante sapere che una cosa semplice e piacevole come l’ascolto giornaliero di musica, abbinato a tecniche respiratorie mirate, offre un aiuto naturale contro l’ipertensione», conclude. |
1 commento:
ciao. ottimo il consiglio per far scendere la pressione, ma credo dipenda dal tipo di musica...ciao e buon pomeriggio domenicale visto che siamo sicuramente in due davanti ad un monitor....
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