lunedì 24 novembre 2008
Codice della fraternità
Ogni uomo che ti passa vicino e' tuo fratello. Le persone alle quali stai abitualmente accanto lo sono ancora di più.
Avvicinale come se le avessi conosciute da sempre.
Gli uomini, troppo spesso, non sono cattivi, ma frustrati nell'affetto: consenti loro, aiutandoli discretamente, di potersi aprire.
Sappi sorridere molto, giacché il sorriso crea un ambiente.
Sii uomo del sorriso, ma non del compromesso. Sforzati di acquistare un sano senso dell'umorismo: il mondo e' già' troppo serio ed ha bisogno di essere sdrammatizzato.
A chi ti chiede qualcosa se e' un suo diritto:
- fai subito ciò che ti e' possibile
- non rendere difficile ciò che e' facile
- non far cadere dall'alto ciò che e' semplice.
Se domanda un favore:
- se ti e' possibile, fallo volentieri
- se realmente non puoi, rispondi scusandoti con sincerità
- in ogni caso, non mostrarti disturbato.
A chi nulla ti chiede o nulla vuole, riserva il dono di una preghiera più viva. Spesso solo attraverso la fraternità umana potrai arrivare a quella cristiana e a quella spirituale, ma non arrestarti ai primi gradini dell'amore:
prosegui sempre più in alto.
L'amore, e quindi la santità, e' profondamente concreto e operativo e vuole calarsi nella realtà.
La vita dei santi lo dimostra.
Guglielmo Giaquinta
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