mercoledì 18 giugno 2008
Il bene e fare del bene
Vittorino Andreoli
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È veramente incredibile l’ignoranza che domina sul bene e sul fare del bene. Proprio perché si pensa che si tratti di una posizione prescelta dai deboli, da chi è timoroso. E così si ignora la felicità che se ne ottiene, la gioia che si prova nel fare un sorriso e nel riceverlo proprio da chi invece, sentendosi guardato in cagnesco, dovrà mostrare tutta la sua capacità di difesa e di offesa. È incredibile constatare come le relazioni individuali cambierebbero se la bontà ne diventasse il motore principale, e dunque se si ritenesse che, fino a prova contraria, chi si avvicina viene per portare gioia e per riceverla. E non si tratta di un atteggiamento ingenuo, di chi si immola sul piano della bestialità umana, credendo di trovarsi in un paradiso terrestre, e non in una valle di odio e di vendetta.
È ampiamente dimostrato che la serenità e la bontà hanno maggiore efficacia sul piano delle relazioni rispetto alla lotta, che lascia sovente rancori e voglia di vendicarsi: un circolo perverso che continua a caricarsi sempre più di energia negativa, che si fa nemica.......
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