venerdì 20 giugno 2008
E i non udenti sentiranno musica
il caso
Parte da Torino l’idea di uno spettacolo unico: il pubblico viene provvisto di palloncini che appoggiati al petto ritrasmettono le vibrazioni del suono E i non udenti sentiranno musica
DI MASSIMO CENTINI
L a prima ' cosa' che ti viene in mente è Beethoven. Il suo dramma e il suo genio. La tragedia della sordità che non ha condizionato la creatività di un musicista il cui dramma sembra ammantarsi di mito nell’itinerario tracciato dai biografi. Ma la sordità che aliena il privilegio di poter colmare l’essere attraverso la bellezza della musica, colpisce tante persone, destinate per tutta la vita a non conoscere il suono con tutte le sue implicazioni di ordine fisiologico e simbolico. Queste persone oggi possono però trovare un’opportunità di approccio alla musica attraverso un innovativo sistema di coinvolgimento nello spettacolo ' Oltre ogni senso', organizzato da ArService e Selico Edizioni. Un evento destinato a diventare itinerante e che certamente ' farà molto rumore'… Animatori dell’iniziativa Daniele Stefani e Rita Comisi: il primo diplomato in chitarra al Conservatorio di Milano e una ricca esperienza musicale negli Stati Uniti e in vari Paesi europei; la seconda, cantante già da bambina, ha visto coronare il suo sogno di ' fare musica' professionalmente dopo la sua partecipazione alla trasmissione ' Amici'.
Ma come funziona uno spettacolo musicale per non udenti?
Nel corso dell’esibizione musicale un interprete traduce il testo della canzone in linguaggio Lis ( sistema di comunicazione fatto di segni: in televisione viene utilizzato in qualche Tg). Sul palco sono presenti, oltre all’artista, fino a dodici ragazze sorde, che grazie all’interprete, ' cantano' con Stefani la canzone in linguaggio Lis. Tutto il pubblico viene provvisto di palloncini gonfiati ad aria che, appoggiati al petto, o tra le gambe, hanno la capacità di ritrasmettere le vibrazioni della musica. Un effetto che diventa particolarmente percettibile soprattutto a chi non sente: infatti, è chiaramente difficile per un normodotato capire come una persona audiolesa possa riuscire a seguire la musica, e soprattutto come riesca a distinguerne il genere musicale. In effetti però, con il sistema del palloncino e del linguaggio Lis, uniti alla maggiore sensibilità degli altri sensi e un po’ di fantasia, è possibile trasmettere la musica anche a coloro che non possono sentire attraverso il normale canale auricolare.
Coreografie, installazioni video, danza e tutta una serie di altri mezzi atti a far ' sentire' la musica anche senza l’ausilio dell’orecchio, rendono ' Oltre ogni senso' uno spettacolo unico, caratterizzato da una notevole vivacità sul piano creativo e sicuramente contrassegnato da una grande umanità. Reso ancora più particolare e vivido dalla precisa volontà di aiutare chi si è visto negare il piacere di fruire, secondo natura, l’emozione che il suono sa produrre. ' Oltre ogni senso' sarà presentato oggi alle 13.30 presso Fnac Torino.
Al cospetto di un progetto del genere, destinato certamente a suscitare molto interesse, alla nostra mente sovvengono le illuminanti ipotesi della ' musica del cosmo', dell’armonia mundi che ci porta indietro nel tempo, a Pitagora e poi a Porfirio, con le sue speculazioni sulla musica dei pianeti e delle stelle.
Tra metafisica e fisiologia, ' Oltre ogni senso' si pone come un’esperienza che, nell’epoca dell’ipercomunicazione, apre una finestra su un mondo ancora non indagato, certamente difficile, forse ostico, ma entro il quale è possibile scorgere le tracce per sentire la musica attraverso una percezione comunque in grado di portare emozioni. Per la prima volta la musica diventa Lis e non solo: in un’atmosfera intima e personale, il suono si fa energia tattile, vibrante, che di certo suscita sensazioni che nelle persone abituate a sentire attraverso il normale canale uditivo, risultano straordinariamente innovative e per certi aspetti arcane.
Chi però si deve affidare agli occhi per ' sentire' e ha sviluppato nel tempo una sensibilità maggiore sul piano tattile, riesce a percepire nella vibrazione qualcosa di più di una modulazione energetica sinusoidale, ne coglie le sfumature, i picchi, le cromie, gli echi. Sente la musica e può viaggiare con la fantasia immergendosi nell’armonia mundi.
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