Ne occorrono dai 3 ai 5 grammi al giorno, tenendo conto anche delle quantità naturalmente presenti negli alimenti, nelle acque minerali, nei dadi... Se ne può usare, dunque, pochissimo, preferendo spezie e aromi.
Il sale presente nel corpo umano deriva dagli alimenti e l’organismo sano possiede efficienti meccanismi per controllarne la quantità, aumentandone o diminuendone l’eliminazione, che avviene con l’urina e il sudore.
Studi epidemiologici hanno dimostrato che nelle popolazioni che consumano molto sodio l’incidenza di ipertensione è maggiore. L’eccesso di sale, quindi è considerato uno dei fattori di rischio per la comparsa dell’ipertensione.
Se occorre seguire una dieta povera in sali, va evitato il glutammato di sodio, il sale dei dadi. Attenzione anche ai dadi “magri” che sono certo meno ricchi di grassi saturi e, quindi, meno calorici dei dadi classici (160 Kcal ogni 100 g contro le 250-270 degli altri) ma analoghi per quanto riguarda il contenuto in sodio.
• Gli estratti di carne sono privi di sale aggiunto ma, poiché concentrati, contengono molto sodio (3,8 g l’etto). Se ne usano, però, quantità ridottissime.
• Recentemente sono stati messi in commercio insaporitori aromatizzati che sono simili ai dadi classici per quantità di sodio e grassi saturi. Per tutti questi prodotti, così come per i dadi venduti solo in farmacia ed erboristeria, è essenziale la lettura delle etichette, l’analisi delle sostanze contenute, indicate sempre in ordine decrescente, e, se presente, della quantità.
• Contenuto in sodio (mg/100 g) di alcuni prodotti:
pomodori freschi 6, doppio concentrato di pomodoro 790, Tomato Ketchup 1180, salame 1760, prosciutto crudo 2733, latte di mucca 47, grana padano 1022, salmone fresco 70, salmone in scatola 555, acciughe 104, acciughe salate 2418, mais 3, corn-flakes 1037,
• Il contenuto di sodio delle acque minerali (mg/litro) è indipendente dal fatto che siano lisce o gassate ed è variabile. Ecco qualche esempio: Levissima 1.3 - Vera 1.9 - Fiuggi 6 - Panna 6.5 - Boario 11.6 - Fabia 11.7 - Sangemini 21.9 - San Pellegrino 41 - Ferrarelle 42.
Fonte
Studi epidemiologici hanno dimostrato che nelle popolazioni che consumano molto sodio l’incidenza di ipertensione è maggiore. L’eccesso di sale, quindi è considerato uno dei fattori di rischio per la comparsa dell’ipertensione.
Se occorre seguire una dieta povera in sali, va evitato il glutammato di sodio, il sale dei dadi. Attenzione anche ai dadi “magri” che sono certo meno ricchi di grassi saturi e, quindi, meno calorici dei dadi classici (160 Kcal ogni 100 g contro le 250-270 degli altri) ma analoghi per quanto riguarda il contenuto in sodio.
• Gli estratti di carne sono privi di sale aggiunto ma, poiché concentrati, contengono molto sodio (3,8 g l’etto). Se ne usano, però, quantità ridottissime.
• Recentemente sono stati messi in commercio insaporitori aromatizzati che sono simili ai dadi classici per quantità di sodio e grassi saturi. Per tutti questi prodotti, così come per i dadi venduti solo in farmacia ed erboristeria, è essenziale la lettura delle etichette, l’analisi delle sostanze contenute, indicate sempre in ordine decrescente, e, se presente, della quantità.
• Contenuto in sodio (mg/100 g) di alcuni prodotti:
pomodori freschi 6, doppio concentrato di pomodoro 790, Tomato Ketchup 1180, salame 1760, prosciutto crudo 2733, latte di mucca 47, grana padano 1022, salmone fresco 70, salmone in scatola 555, acciughe 104, acciughe salate 2418, mais 3, corn-flakes 1037,
• Il contenuto di sodio delle acque minerali (mg/litro) è indipendente dal fatto che siano lisce o gassate ed è variabile. Ecco qualche esempio: Levissima 1.3 - Vera 1.9 - Fiuggi 6 - Panna 6.5 - Boario 11.6 - Fabia 11.7 - Sangemini 21.9 - San Pellegrino 41 - Ferrarelle 42.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento