La leggenda racconta che San Martino era un soldato romano e durante una cavalcata in una fredda giornata in sella al suo cavallo bianco, vestito da centurione con indosso un mantello da guerriero, incontrò un povero vecchio coperto di pochi stracci, barcollante e tremante dal freddo.
Martino s’impietosì, sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Si narra che a quel gesto generoso il freddo e la neve cessarono, l’aria si fece mite, il sole cominciò a riscaldare come in estate, obbligando il soldato a levarsi anche il mezzo mantello.
Ecco perché si chiama l’estate di San Martino.
Gruppi, associazioni e scuole del territorio a zonzo per il quartiere barattando un giro in bici, un canto del coro od il racconto di una storia con le verdure di casa, protagoniste del minestrone - 8, 9 e 11 novembre 2009
San Martino e il Minestrone nasce dall'idea di baratto, di scambio fra un gruppo artistico e la comunità che l'accoglie per dar vita a una grande festa.
Il programma coinvolge gruppi artistici e di volontariato, giovani, anziani, associazioni e singoli individui, e, non da ultimo, i bambini delle scuole nell'intento di costruire insieme la festa comunitaria.
Si svilupperà nelle giornate di:
- domenica 8 con la questua
- lunedì 9 con la raccolta delle verdure (barattate), per concludersi
- mercoledì 11 novembre (san Martino) con sfilate, concerti, spettacoli e...somministrazione del minestrone, castagne, dolci e vino.
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